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Libro

Jephson, Arthur Jermy Mounteney

Emin Pascià; capitano Casati e la ribellione all'equatoria. Storia di nove mesi di prigionia e d'avventure nell'ultima delle provincie del Sudan di A. J. Mounteney-Jephson colla revisione e cooperazione di Henry M. Stanley. Con una carta e numerose incisioni. Traduzione di Adolfo Massoni autorizzata dall'autore e perfettamente conforme all'originale inglese. 3° edizione.

Fratelli Treves, 1891

non disponibile

Govi Libreria Antiquaria (Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1891
Luogo di stampa
Milano
Autore
Jephson, Arthur Jermy Mounteney
Editori
Fratelli Treves
Soggetto
Miscellanea di opere minori
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8vo (mm 228x142); pp. XXVIII, 395, [1], [23] c. di tav. fuori testo, di cui due più volte ripiegate. Occhietto, piccola vignetta al frontespizio. Ritratto dell'autore sottoscritto "MCS" fuori testo, due carte geografiche a colori più volte ripiegate raffiguranti la provincia di Emin Pascià e l'itinerario della spedizione in soccorso di Emin Pascià attraverso l'Africa (questa carta originariamente si trova nel vol. II di Africa tenebrosa di Henry M. Stanley). Venti tavole a piena pagina, numerate da 1 a 20 e numerose illustrazioni in bianco e nero nel testo. Carta leggermente ed uniformemente brunita, piccole mancanze marginali e piccoli strappi lungo le piegature delle carte geografiche. Solido cartone decorato con copertina anteriore originale applicata al piatto anteriore. Titolo in oro su tassello al dorso.
Traduzione italiana di questo resoconto, colla revisione e cooperazione di Henry Morton Stanley, delle vicissitudini del grande esploratore Gaetano Casati in Sudan. Il maggiore Gaetano Casati (Lesmo, Monza, 1838 - Cortenuova di Brianza, Monticello, 1902) fu uno dei massimi esploratori italiani del continente africano. Giunse in Africa nel 1879, dopo essersi offerto a Romolo Gessi, governatore della provincia sudanese del Bahr el-Ghazal, come ufficiale addetto alle operazioni di rilevamento topografico. Dopo aver cominciato ad esplorare il bacino dell'Uelle, in compagnia del russo Yunker raggiunse Emin Bey, governatore della Provincia Equatoriale, che sostenne durante la rivoluzione mahdista e l'insurrezione egiziana. Fatto prigioniero a Cabrega, scampò alla condanna a morte raggiungendo le rive del Lago Alberto e intravedendo, primo tra gli europei, il massiccio del Ruwenzori. Al ritorno in Italia, fu accolto con grandi onori e ricevette dalla Società Geografica Italiana la nomina a socio onorario e la medaglia d'oro.