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Libro

Bock Jean Nicolas Étienne Baron De

Essai sur l’histoire du sabéisme, auquel on a joint un catéchisme, qui contient les principaux dogmes de la religion des Druses. Par M. le B. de Bock. Premiere (-seconde) partie (contenente: Mémoire historique sur le peuple nomade, appellé en France

de l’imprimerie de Claude Lamort, chez Devilly,, 1788

1300,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico (Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1788
Luogo di stampa
A Metz,
Autore
Bock Jean Nicolas Étienne Baron De
Editori
de l’imprimerie de Claude Lamort, chez Devilly,
Soggetto
SABISME SABAISMO SABEISMO ZOROASTRSIMO ZINGARI PRIME EDIZIONI, LINGUISTICA OCCULTISMO ASTRI PIANETI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 12° grande (18,2×10,8 cm); (12), 182 pp., (4), 91, (1) pp. e una c. di tav. più volte ripiegata con riproduzione di caretteri cuneiformi. Brossura coeva a motivi colorati. Esemplare ancora in barbe ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Fregio xilografico al frontespizio. Prima rara edizione di questo importante studio del luogotenente dei marescialli nel dipartimenti di Thionville e governatore di Sierck, intorno al 1781, il Barone Jean-Nicolas-Etienne de Bock che fu grande amico di Bailly e che sedette come elettore per la nobiltà all'assemblea dei tre ordini durante il periodo iniziale della Rivoluzione francese. Bock accolse inizialmente con grande favore i fermenti rivoluzionari ma ne rimase ben presto disilluso avvicinandosi a posizioni sempre più "reazionarie" con il susseguirsi degli avvenimenti rivoluzionari. L'autore fu uno dei primi studiosi francesi, insieme a Anquetil-Duperron, ad essere interessato allo zoroastrismo o mazdaismo. Lo Zoroastrismo è indicato tradizionalmente anche con il termine Mazdayasna da?n? (medio-persiano d?n ? M?zd?sn, religione degli adoratori di Mazd?) e loro stessi come mazdayasna (adoratori di Mazd?, medio-persiano m?zd?sn), indicandosi quindi come seguaci del dio creatore denominato Ahura Mazd? ("Saggio signore" o "Signore che crea con il pensiero"). Da qui la sua denominazione corrente di Mazdaismo o Mazdeismo ritenuta come l'unica corretta da alcuni iranisti. Seppur i suoi studi sono oggi in parte superati, questo non toglie che le sue ricerche furono di enorme importanza per gli sviluppi futuri delle conoscenze della materia. La prima parte dell'opera è dedicata all'antica religione del Sabaismo. La seconda parte contiene, invece, le memoria storiche sul popolo nomade, chiamata in Francia Bohemien, e in Germania Zigeuner; con un Vocabolario comparato delle lingue indiane e bohemien, di M. Grellmann, tradotto dal tedesco che rappresenta un'importante fonte storica sui popoli zingari che Bock identifica linguisticamente affini alle lingue indiane. L'opera, nel suo complesso, rappresenta uno dei più completi studi settecenteschi sul Sabaismo (o Sabeismo), nella sua versione arcaica anticamente praticata in Iran e Yemen, dove rappresentava culto astrale di origine orientale che trovò nel territorio dell'antica Mesopotamia il suo massimo sviluppo. IN questo culto venivano praticati divinazioni e sacrifici in onore delle divinità astrali. Esso consisteva nel culto mistico e occulto degli Dei planetari e delle stelle con i loro Reggenti. Si tratta della più antica e più comprensibile idolatria, comune ai Caldei, agli Arabi ed agli antichi Persiani ed in particolare al popolo dei Sabei. Esemplare in barbe, in prima edizione di opera rara. Rif. Bibl.: IT\ICCU\TO0E\049098; Rif. Bibl.: Caillet I, 1263; Dorbon n° 385; Bibliotheca Hulthemiana, ou catalogue methodique …, Gand, Poelman, 1836, Vol. III, pag. 197.