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Libro

Grass, Günter (Traduzione Di Enrico Filippini)

Gatto e topo [Katz und Maus]. Novella

Feltrinelli editore. Stampa: I.T.E.C.,, 1964

non disponibile

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1964
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Grass, Günter (Traduzione Di Enrico Filippini)
Pagine
pp. 212 [6].
Collana
collana «I Narratori di Feltrinelli», n. 39,
Editori
Feltrinelli editore. Stampa: I.T.E.C.,
Formato
in 8°,
Edizione
Prima edizione italiana.
Soggetto
Narrativa Straniera del '900
Descrizione
cartonato rosso con titoli e riproduzione della firma dell’autore in nero (tipica grafica dei «Narratori»); sovracoperta illustrata con ritratto fotografico dell'autore
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione italiana. Ottimo esemplare. Sovracoperta con marginali segni di usura e piccoli strappi al lato superiore dei piatti, cartonato privo di difetti particolari da segnalare; carte normalmente brunito con lieve scritta a matita alla prima carta, tagli leggermente bruniti. Contiene scheda editoriale bibliografica. Prima edizione, nella traduzione di Enrico Filippini, del secondo romanzo della cosiddetta «Trilogia di Danzica» - che comprende, oltre a «Gatto e topo» del 1961, «Il tamburo di latta» del 1959 e «Anni di cani» del 1963 - dello scrittore, saggista e drammaturgo tedesco Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999. Predatore e predato sono le figure dominanti in questo racconto che ha per protagonisti un gruppo di adolescenti del ginnasio Conradinum e le loro estati su una nave abbandonata vicino al porto di Danzica tra il 1940 e il 1942. Un giorno, mentre la seconda guerra mondiale esplode, l’outsider Mahlke, nato con un pomo d’Adamo tanto grande da ricordare un topo, viene attaccato da un gatto - anch’esso ingannato dalla forma di quel pomo d’Adamo - forse indirizzato verso il collo del ragazzo da tutto il gruppo di amici o forse proprio da Pilenz, narratore della storia. Questa semplice vicenda, che dà inizio al romanzo, apre a un racconto sull’emarginazione e sul desiderio di essere accettati, sulla ribellione come sulla mancanza di coraggio, sugli inclusi e sugli esclusi, sulle conseguenze prodotte dalle nostre azioni o dal nostro non agire e sui sensi di colpa con cui, per questo, si deve convivere. Una storia particolare che pure assume, a contatto con la guerra e il nazismo del tempo in cui il romanzo è ambientato, una valenza simbolica e universale.