GEOGRAPHIA SACRA seu PHALEG ET CANAAN. Cui accedunt variæ dissertationes philologicæ, geographicæ, theologicæ, &c. Antehac ineditæ: Ut Et Tabulae Geographicae et Indices, longè quam antea luculentiores & locupletiores. Editio quarta prioribus multo correctior, & splendidior. Procuravit Petrus de Villemandy.

Testo latino. Opera in due parti raccolte in unico volume, con sequenza consecutiva della numerazione. Cm.39,4x23,7. Pg.(8), 44, (4), 612 (con doppia numerazione per pagina), (60). Numerosi errori nella paginazione, ma il testo è completo. Legatura in pergamena con forti mancanze sia al dorso che ai piatti, da rilegare. Frontespizio rubricato in rosso e nero, con marca calcografica allegorica raffigurante alcuni personaggi che osservano una rappresentazione della Torre di Babele. Marcati aloni e abrasioni ai margini esterni, soprattutto alla prima parte del volume. Ricco apparato iconografico composto da 13 carte geografiche, alcune a doppia pagina, raffiguranti "Edenis seu Paradisi terrestris situs", "Descriptio Terrarum in quas dispersi sunt structores Turris Babel", "Syria et Aegypti Delta", "Mesopotamia cum parte Babyloniae", "Tabula Universalis Locorum, quae Phoenicum Navigationibus maxime frequentata sunt, a Taprobana Thulen usque", "Cilicia et Cyprus", "Argaei Maris Insulae cum parte aliquâ Graeciae & Asiae Minoris", "Coo / Chiros", "Italiae pars cum vicinis hinc inde insulis et Africae parte opposita", "Sicilia Insula", "Baeticae partis Uberior Descriptio", "Hispania et Africae pars occidentalis", "Taprobanae Insulae descriptio ed Ptol. Incolae eidem Salae; Hippuros id est Ophir portus de quo Plinius et Solinus ubi fuerit ignoramus". Alcune fonti segnalano la presenza di antiporta figurato, qui non presente, come risulta dagli esemplari digitalizzati delle Biblioteca di Chantilly e Augsburg. Quarta edizione di un'opera che, a differenza dei testi precedenti, incentrati sulla topografia e corografia della Terra Santa, allarga, in maniera anche fantasiosa, gli orizzonti di riferimento della geografia antica. Pubblicata la prima volta nel 1646, ne e è autore l'umanista protestante Samuel Bochart (Rouen, 1599 – 1667). Allievo di Thomas Erpenius a Oxford, dotato di vasta erudizione, fu uno dei più stimati esegeti del suo tempo. > Graesse, I, 458, "Geographia sacra" a été recommandé aussi bien p. Mr. de Humboldt". Shalev, "Sacred Words and Worlds: Geography, Religion, and Scholarship, 1550-1700", 142, "Bochart's geographical horizons were global in scope . Bochart set himself the task of explaining Genesis 10, which described the progeny of Noah. The biblical word as recreated by Bochart in the "Geographia Sacra" extended from Spain in the west to Persia in the east. Bochart proceeded to demonstrate the reach of Phoenician navigation and colonization, which stretched this world even further, from the island of Thule and to India .". "Catalogo e suo supplemento del dicembre 1875 della collezione de' libri donata da Piero Guicciardini alla Città di Firenze", 49. . Codice libreria 160075.