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Libro

Baudelaire, Charles (Traduzione Di Riccardo Sonzogno)

I fiori del male [Les Fleurs du mal]. Con la prefazione di Teofilo Gautier. Prima traduzione italiana di Riccardo Sonzogno

Casa editrice Sonzogno,, 1894

non disponibile

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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non disponibile

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1894
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Baudelaire, Charles (Traduzione Di Riccardo Sonzogno)
Pagine
pp. 228.
Collana
collana «Biblioteca Universale», n. 229 - 230,
Editori
Casa editrice Sonzogno,
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione italiana integrale Sonzogno per la collana
Soggetto
Poesia Straniera dell' 800 Poesia Italiana dell' 800
Descrizione
brossura,
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione italiana integrale Sonzogno per la collana «Biblioteca Universale». Esemplare in ottime condizioni. Brossura con lievi e normali fioriture al piatto posteriore, per il resto leggerissimi segni d’usura; fioritura alla prime e alle ultime carte, carte per il resto fresche, tagli lievemente fioriti. Edizione del 1894 per la collana divulgativa «Biblioteca Universale» dell’editore Sonzogno. Nel 1893 la stessa casa editrice aveva pubblicato, con la traduzione in prosa di Riccardo Sonzogno, la prima edizione italiana del capolavoro poetico del 1857 di Charles Baudelaire. Considerata come una delle opere fondamentali della poesia ottocentesca nonché come l’atto di nascita della poesia moderna, essa è una sorta di percorso di formazione estetica, etica e umana del poeta, stretto tra desiderio di ascensione e cadute, tra orizzonti sovraumani ed eccessi materiali, tra voluttà spesso dolorosa e la Morte come terribile liberazione. Sullo sfondo, è la condizione del poeta - individuo distinto dagli altri esseri umani e da loro rifiutato o deriso per la sua capacità di sentire ciò che normalmente non viene percepito - a determinare tanto la solitudine dell’Autore quanto la sua speranza, nonostante tutto, di salvezza. Il traduttore Riccardo Sonzogno nipote dell’editore Edoardo, scelse per questa prima versione italiana la prosa poiché convinto che sarebbe stato impossibile - e persino non augurabile - agire diversamente. Ben attestato nel sistema bibliotecario nazionale, il libro è invece divenuto estremamente raro con il tempo.