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Libro

Sbarbaro, Camillo

Trucioli (1914 - 1918)

Vallecchi,, 1920

non disponibile

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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non disponibile

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1920
Luogo di stampa
Firenze,
Autore
Sbarbaro, Camillo
Pagine
pp. 208 [2].
Editori
Vallecchi,
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione.
Soggetto
Poesia Italiana del '900 Narrativa Italiana del '900
Descrizione
brossura avorio stampata in nero ai piatti e al dorso; titolo in verde al piatto anteriore,
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione. Più che buon esemplare (lievi fioriture alla brossura, carte fiorite; dorso lievemente brunito e con leggere abrasioni alle cerniere; traccia di antica incollatura sul lato interno della prima e della terza carta; alcune sottolineature a matita, con un'aggiunta di un termine in interlinea a p. 111 e di un commento entusiasta a p. 165; in qualche pagina traccia di apertura dei fascicoli nel taglio alto). Firma e data d'appartenenza alla prima carta: «Gino Pascaretti [?], Foggia, 9 gennaio 1926». Rara opera prima in prosa e fondamentale raccolta di notazioni tra l’autobiografico e il letterario. Il volume fu preceduto da un’anteprima parziale apparsa sull’ultimo numero pubblicato della rivista «La riviera ligure», diretta da Angelo Novaro: n. 14, 1919. -- «Nell’estate del 1920, presso Vallecchi, uscì il volume, con dedica ad Angelo Barile, che venne recensito da Montale il 10 novembre successivo su “L’Azione”. [.] Con i “Trucioli” Sbarbaro inaugurò una nuova prosa, a metà strada tra prosa e poesia, distante dalla prosa d’arte, fatta di brevi notazioni e descrizioni. Si tratta di una raccolta di materiali frammentari ed eterogenei, scaturiti dall’esperienza della sua vita, dall’osservazione di sé e del mondo che lo circonda. Tornano i paesaggi liguri propri di “Pianissimo”, il cui legame con la raccolta appare chiaro sin dal primo testo. Una sezione compatta del volume è quella formata dai ‘trucioli’ dedicati alla guerra che descrivono i luoghi del fronte e gli incontri con gli abitanti dei paesi toccati. Il poeta esorcizza la guerra in particolare attraverso la contemplazione della natura» (Eleonora Cardinale, voce DBI). Angeleri & Costa, Bibliografia degli scritti di Camillo Sbarbaro, pp. 43-47