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Libro

L'Occhiale all'Occhio. Dioptrica Pratica.Dove si tratta della Luce, della Refrattione de raggi, dell'Occhio, della Vista

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Pregliasco Libreria Antiquaria (Torino, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Bologna
Soggetto
Libri Antichi (Medicina, Oftalmologia, Scienze, Tecnica)
Lingue
Italiano

Descrizione

in-4 (207x148 mm), pp. (12 su 16 mancando il ritratto di Eustachio Divini e il suo corrispettivo bianco), 268, (4); legatura di cartone rustico. Vignetta silogr. sul tit., 17 diagrammi e figure silogr. n.t. (strumenti ottici, torni, meccanismi per il taglio e la mola del vetro e la prima macchia per la gradazione delle lenti). Prima edizione della prima opera che tratti l'ottica dal punto di vista della pratica, e in particolare la progettazione e la manifattura di lenti e telescopi in maniera dettagliata: 'una delle prime istruzioni dettagliate sulla molatura e la rifinitura delle lenti' (Becker Catalogue). Il primo capitolo tratta dell'invenzione degli occhiali da vista e del telescopio (specialmente quelli di Galileo); i capitoli secondo-quinto trattano l'ottica, l'anatomia dell'occhio, la vista ed i suoi difetti; i capitoli successivi sono dedicati alla fabbricazione delle lenti e degli occhiali, alle loro forme e miglior uso, ai materiali ed ai macchinari utilizzati, ecc. 'Important and probably the earliest practical account of the contemporary methods grinding and polishing glasses for spectacles and telescopes. One of the most interesting early works on the manufacture of optical instruments.' (cfr. Source book of Ophthalmology). Poco si sa della vita del bolognese C.A. Manzini (1599-1677), se non che fu Accademico Apatista di Firenze e Gelato di Bologna, detto l'Errante ed autore degli 'Incentivi alla vita solitaria e beata (1674) e de 'Il duello schernito' (1680). Esemplare di eccezionale provenienza: al titolo nota di possesso manoscritta di Eustachio Divini (di S. Severino Marche, ritenuto il primo costruttore di occhiali) ) e iniziali intrecciate 'OK', correzioni manoscritte alle pp.B1v, E4v, M1r,S1v, Y2v, Ff1v, Hh2v and Hh4v probabilmente del Divini stesso. La stretta relazione tra il Divini e l'a. è documentata da due lettere del 1663 e 1666, nelle quali Divini narra al Manzini della costruzione del suo 'occhialone' di 52 spanne e delle scoperte rese possibili dal suo telescopio. In questo esemplare l'assenza del ritratto, stampato su carta differente e rilegato dopo la stampa, è comprensibile se si considera il Divini come correttore delle bozze. Esemplare con lievi arrossature marginali ad alcuni fogli. Source Book of Ophthalmology n. 1475. Michel-Michel V, 100. BMC XVII s. 530. NLM/KRIVATSY 7389; RICCARDI II, 96; WELLCOME II, p. 48; V. ILARDI, Reinassance Vision from Spectacles to Telescope, Philadelphia, 2007, p. 229.