Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Spencer, Herbert.

La teoria dell'educazione.

58,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico (Rosignano Solvay, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Autore
Spencer, Herbert.
Soggetto
Filosofia e religione - (Filosofia, positivismo)

Descrizione

Nobile e C. Caserta, 1876. Traduzione dell'Avvocato Salvatore Pizzi. In 8vo largo, pp. 352 + 1 (di Indice), bross. in carta non originale con applicata la plancetta in carta dell'originale. L'Indice si suddivide in quattro capitoli: Quale sapere è il più gran valore? L'educazione dell'intelletto. L'educazione morale. L'educazione corporea. Herbert Spencer (1820 – 1903), riprendendo molte idee di Rousseau e di Pestalozzi, conduce il naturalismo pedagogico al suo massimo sviluppo, integrandolo con elementi positivisti e sociologici. Il fine dell’educazione è la preparazione a una vita completa, cioè a una formazione della personalità tale da poter concorrere in modo efficace al progressivo miglioramento proprio e degli altri. Elabora quindi un sistema nel quale il principio dell’evoluzione diventa la base della realtà e della conoscenza umana, determinando un influsso profondo sullo sviluppo della pedagogia e in generale delle scienze umane in età positivista. Le tesi pedagogiche contenute nella sua “Educazione” volgono alla disamina dei criteri dell'educazione tradizione e costituiscono il manifesto del maturo positivismo pedagogico europeo, in relazione al quale, sulla base di una critica all’educazione tradizionale, cerca di sviluppare un sistema educativo a partire dai suoi fondamenti naturali scientificamente rilevabili. Il criterio dominante è quello dell’utile, coerente con la mentalità tecnico - industriale della società positivista, orientando in modo decisivo la pedagogia ottocentesca verso una rivendicazione della spontaneità dell'educazione e della libertà del fanciullo. L'opera ebbe tale risonanza al punto che essa venne adottata come libro di testo sia in Inghilterra che negli Stati Uniti, e già nel 1885 uscì la terza edizione della prima traduzione italiana. Si tratta dunque della prima o della seconda traduzione italiana, peraltro edizione poco nota, di questo testo pedagogico dello Spencer. Segni esteriori del tempo e tagli un poco arricciati e lievemente sporchi, alcune annotazioni da studio a matita rossa, nell'insieme piacevole esemplare.