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Libro

Munari, Bruno

Le Forchette di Munari [in copertina: «Les Fourchettess de Munari - The Munari’s Forks»]

Muggiani Editore,, 1959-1962

1000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1959-1962
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Munari, Bruno
Pagine
pp. [84] quasi interamente illustrate dalle 28 variazioni sul tema della forchetta.
Editori
Muggiani Editore,
Formato
In 8° stretto (210 x 70 mm),
Edizione
Seconda edizione.
Soggetto
Libri Illustrati e d'Artista
Descrizione
legatura alla giapponese con illustrazione fotografica (forchetta virata in giallo su fondo rosso ai due piatti e titolo su banda bianca verticale),
Prima edizione
No

Descrizione

LIBRO Seconda edizione. Ottimo esemplare completo del rarissimo acetato trasparente protettivo editoriale, talmente raro da mancare alle usuali descrizioni bibliografiche; qualche lieve difetto perimetrale all’acetato; libro eccellente e pulito fatte salve leggere tracce di sporco da pregressa incollatura sul dorso. Rarissima nuova edizione del ben noto libro d’artista di Munari, ristampato ancora oggi. Meno di una manciata le copie in ICCU (BNC Firenze e Roma, Archivio L. Caruso e Bibl. La Vigna). Rispetto all’edizione originale apparsa per «La Giostra» e stampata da Arti grafiche Ghezzi nel 1958, l’edizione per il tipografo Muggiani è su carta più spessa e con piccolissime modifiche grafiche, sostanzialmente ininfluenti; quello che influisce eccome è la variazione della copertina, che Muggiani stampa virata in rosso andando a proporre un’accoppiata esteticamente quasi obbligatoria con la copertina nera dell’originale. Inoltre, in paratesto sono aggiunte una parte in tedesco e una in spagnolo castigliano a seguire la nota in francese alla quale si fermava l’originale: «De este libro se imprimiron: veinte y ocho ejemplares con dibujos originales [.] que no es posible de encontrar; un ejemplar firmado per el autor, impreso sobre papel indio, que está dispersado; un ejemplar con la prueba de impresiòn, que fué extraviado; [.]». Dubbi sulla data di questa edizione, non stampata nel libro: 1959 per Maffei; 1962 interrogativo per la scheda Sbn. -- «Queste variazioni sulla forchetta, anzi sulla forchetta come "prolunga" della mano, sono state disegnate da Bruno Munari senza nessun scopo pratico, solamente per far giocare la fantasia su di un tema apparentemente arido ma sul piano di una problematica strutturale tipicamente europea, per la fondazione di un linguaggio che garantisca il recupero», scrive l’artista a introduzione dell’opera: stretta è la correlazione tra la ricerca svolta nello stesso anno con i gesti raccolti nel «Supplemento al Dizionario italiano». -- Continua l’introduzione: «I disegni delle varianti sono stati eseguiti uno alla volta e sempre con la mano destra, usando un pennino Mitchell’s, a tre fori di diametro degradante verso la punta, di metallo bianco, montato su astuccio di canna palustre a sezione rotonda costante, con terminale a basso cono (h. 3 m/m) ovviamente non secondo le puntuali definizioni proprie del realismo tradizionale, bensì secondo una modalità di una raggiunta intima unione in una nuova dimensione che è. Gli originali sono a inchiostro nero oriundo cinese, su carta india. Le dimensioni dei fogli di carta degli originali sono: millimetri 104 di base per 140 di altezza, l'altezza dei disegni è la metà delle rispettive riproduzioni che vedete in questa pubblicazione ma naturalmente in base alla problematica comune dei limiti di cessione alla dilagante e troppo spesso comoda accademia del neo, non sarà mai possibile all'uomo un turgido riscontro nel mondo romantico esterno e nemmeno. Alcuni di questi disegni sono stati pubblicati sulla rivista americana Print, con un commento di Leo Lionni stampato in bodoni tondo neretto corpo 10, giustezza 16,5 p. Altre forchette sono state pubblicate su Domus col titolo: le forchette parlanti di Munari. Altri disegni di forchette sono stati pubblicati sulla piccola rivista clandestina Daily-bûl, con un commento in cairoli largo nero corpo 12 di Pol Bury. Questa rivista esce irregolarmente a La Louvière, Editions de Montbliart, 19 rue Kéramis, nel formato 17,5 x 21. Il direttore e i redattori sono belgi ed hanno una loro problematica, ormai del resto felicemente realizzata, di un recupero dell’uomo che garantisce il linguaggio fenomenico antitradizionale secondo una modalità del tutto inedita bensì componente di quella nuova dimensione alogica che si offre all’artista come uomo e come tale anzi». -- In una nota a seguire, scritta in inglese, si apprende che l’invenzione fu stimolata proprio da Lionni che voleva qualcosa di munariano per la sua rivista «Print»; una nota più lunga in francese parla di alcuni esemplari effettivamente realizzati. La nota in castigliano aggiunta a questa seconda edizione è un divertente colophon “alla francese”, dove si mescolano dati reali con parti del tutto ironiche: «De este libro se imprimiron: veinte y ocho ejemplares con dibujos originales [.] que no es posible de encontrar; un ejemplar firmado per el autor, impreso sobre papel indio, que está dispersado; un ejemplar con la prueba de impresión, que fué extraviado; diez ejemplares con las hojas de maquina a sobreimpresión, firmados por el autor y por el editor, marcados con las letras A B C D E F G H I L, que están en venta; un ejemplar con las pruebas de impresión y la aprobación del autor “se puede imprimir”; cinco ejemplares con la portada revuelta, firmados por el autor y el encuadernador, que están en venta; un ejemplar manchado de aceite de maquina porqe caido en prensa, marcado con la letra M. de propriedad del autor; diez ejemplares con un tenedor colorado a mano per el autor, firmados marcados con los números desde dos hasta onze y que están en venta; cinco ejemplares encuadernados com libros normales con el locuero de Andorra, marcades con los números desde doce hasta diez i seis, en venta; mil y tres ejemplares sin número, limpios, impresos sobre papel de esparto puro, blanco, con portada en los colores rojo y amarillo, encuadernados con hilo, en venta.» Maffei, Munari. I libri (2008), p. 93