LIBROEdizione originale, tiratura di testa.CON AUTOGRAFO.Esemplare 89/100, in ottime condizioni di conservazione (lievi segni d’usura perimetrali al cofanetto), ben completo dell’acquaforte originale: «PICASSO: eau-forte originale pour Les Ménines»; carpetta in carta arancio mattone con titolo stampato in nero al piatto anteriore, 325 x 260 mm, contenente un bifolio in carta di pregio in barbe con l’incisione protetta da velina: acquaforte a bulino, puntasecca e roulette, 197 x 148 mmn alla battuta, datata in lastra «9.9.58», stampata nell’atelier parigino di Roger Lacourière, elegantemente firmata a mano dall’artista con matita multicolore. In eccellenti condizioni (minima lacerazione senza perdite alla giuntura bassa della carpetta contenitiva).Rarissima “grand papier” tirata in centoventi esemplari, di cui solo cento numerati e i restanti venti “hors commerce”. «Les Ménines et la vie» pubblica i cinquantotto dipinti composti nel 1957, mentre l’artista studiava e rielaborava il grande olio «Las Meninas» di Velázqeuz (1656): sono per la maggior parte una variazione sul tema delle damigelle, oltre a nove colombe, tre paesaggi e un ritratto della compagna Jacqueline Roque. Come sempre in questi libri d’arte francesi pubblicati nel decennio 1950-60, la qualità della resa coloristica è eccezionale, garantita dalla stamperia dei fratelli Draeger; così che Les Ménines è un libro da sfogliare incantandosi, pagina per pagina, di fronte alle meraviglie che Picasso continuava a sfornare a settantasei anni. Le tele originali sono oggi conservate al Museu Picasso di Barcellona, dove riempiono da sole un’intera stanza, dedicata non a caso al curatore dell’edizione, l’amico di una vita Jaime Sabartes: per anni segretario particolare dell’artista, alla sua morte, nel 1968, Picasso donò la serie delle «Meninas» al museo con la specifica istruzione di allestirne una sala in onore dell’amico. -- La splendida acquaforte, realizzata appositamente per questa edizione, è presente in rilevanti collezioni pubbliche e private, tra le quali per esempio il MoMa di NewYork: nelle parole di Julia Stimac, «Picasso’s engraving for the deluxe copies is a remarkable composition: a bold line down the centre recalls the position of Velázquez’s canvas in the 17th-century composition and the two sides (the left greyed) thus come to be read as a shapeshifting play of artist and model, while further to the right simple striations effectively evoke Picasso’s terrace and workspace» nella celebre villa «La Californie» a Cannes, residenza dell’artista dal 1955 al 1961. -- «Supposons que l’on veuille copier les “Ménines” purement et simplement, il arriverait un moment, si c’était moi qui entreprenais ce travail, où je me dirais: qu’est-ce que cela donnerait si je mettais ce personnage-là, un peu plus à droite ou un peu plus à gauche? Et j’essaierais de le faire à ma manière sans plus me préoccuper de Vélasquez. Cette tentative m’amènerait certainement à modifier la lumière ou à la disposer autrement, du fait que j’aurais changé un personnage de place. Ainsi, peu à peu, j’arriverais à faire un tableau “Les Ménines” qui, pour un peintre spécialiste de la copie, serait détestable; ce ne seraient pas “Les Ménines” telles qu’elles apparaissent pour lui sur la toile de Vélasquez; ce seraient mes “Ménines”…» (Pablo Picasso).Bloch, Picasso: Catalogue de l’oeuvre grafe et lithographie, n. 857; Cramer, Picasso les livres illustrés, n. 97; Monod, Manuel, n. 9090; Stimac, Picasso: Les livres d’artiste, the collection of Mr.A*** (NewYork 2019), p. 162
Edizione: edizione originale, tiratura di testa.