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Libri antichi e moderni

Descartes Renè

Les Principes de la Philosophie de Renè Descartes, quatrième editions. Reveuë & corrigée fort exactement par Monsieur CLR [ Claude Clerselier]. Avec des Figures dans le cops du Livre; Et celled en taille-douce, de la premiere Edition, mises à la fin du Livre. A Paris, Chez Theodore Girard, dans la grand’Salle du Palais du costé de la Salle Dauphine, Avec Privilege du Roy, 1681.

875,00 €

Editoriale Umbra

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Autore
Descartes Renè
Soggetto
ANTIQUARIATO

Descrizione

In 4, [mm. 225 x 170], pp. (60) – 477 – (3) con 1 tav. ripiegata f.t. fra le pp. 92-93, oltre a numerose incisioni in legno nel testo di cui 21 a piena pagina., e XX tavv. f.t. ripiegate in fine incise, come il frontespizio entro cornice vegetale, in rame. Testate, finali e capilettera incisi in legno. Alone al frontespizio che svanisce attraverso le pagine della prefazione; altro leggero al margine inferiore bianco delle ultime carte. In pelle, dorso a cinque nervi. I cinque comparti sono decorati da un motivo vegetale a foglie e melograni posti inquadrati dallo stesso motivo posto agli angoli e compreso da un filetto in oro. Titolo in oro parzialmente abraso. Labbri decorati in oro con una piccola fogliolina fra due trattini obliqui, consumati soprattutto quello inferiore. Piatti con qualche abrasione, angoli rovinati e morsi staccati. Al risguardo anteriore tracce dell’asportazione di una grande etichetta, probabilmente un ex libris. La prima parte dell’opera è dedicata ai principi della conoscenza umana, la seconda ai principi delle cose materiali, la terza al mondo visibile e la quarta ed ultima della terra. pera in questa quarta edizione. Le tavole sono quelle che erano comparse nei Principia philosophiae del 1644. Cartesio, nato a La Haye en Touraine nel 1596, fu educato dai gesuiti e dopo gli studi in legge, invece di dedicarsi alla giurisprudenza, iniziò la carriera militare. Avvicinatosi alla ricerca scientifica estese il metodo matematico-quantitativo a tutti i campi del sapere, pose al centro di ogni ricerca il dubbio metodico che deve portare al sapere, la ragione che applicata in ogni campo può permettere il progresso in ogni ramo dello scibile. Il “Cogito ergo sum” che compare nel Discorso sul metodo edito nel 1637 segna infatti la nascita della scienza moderna e costituisce, spiegando la sua filosofia, la premessa ai trattati scientifici che aveva composto nel periodo del suo soggiorno in Olanda, e che studiavano l’ottica, le meteore e la geometria. La sua filosofia fu condannata dall’Università di Utrecht nel 1643, ma l’anno seguente pubblica in latino i Principia philosophiae ed inizia la corrispondenza con la principessa Elisabeth, primogenita di Federico re di Boemia, conte Palatino ed Elettore, con la quale ebbe fra il 1643 ed il 1649 uno scambio su questioni filosofiche e matematiche ed alla quale era dedicata anche quest’opera, apparsa in francese per la prima volta ne 1647. Nel 1649 andò in Svezia chiamato dalla regina Cristina, ma morì nel 1650.