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Libro

Marconi, Guglielmo

Lettera autografa al Presidente del Consiglio Paolo Boselli

1917

1900,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1917
Luogo di stampa
S. l.,
Autore
Marconi, Guglielmo
Pagine
1 bifoglio, carta intestata Senato del Regno, scritto su tre pagine in inchiostro nero.
Formato
208 x 133 mm,
Edizione
Documento autografo originale.
Soggetto
Manoscritti Lettere e cartoline Politica Scienze Storia
Prima edizione
No

Descrizione

AUTOGRAFO Documento autografo originale. In ottime condizioni di conservazione. La lettera proviene da un lotto di autografi indirizzati al presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Boselli. Lo stesso Boselli è con ogni verosimiglianza il destinatario di questa importante lettera di Guglielmo Marconi, in cui lo scienziato ringrazia il Presidente del Consiglio per le sue parole di plauso personale e di incoraggiamento per l'apertura del nuovo giornale londinese «National News». -- Siamo nel 1917 e la guerra imperversa in tutta Europa. Dal giugno dell'anno precedente Paolo Boselli è alla guida del governo italiano, chiamato a sostituire Antonio Salandra a seguito degli scarsi successi bellici. Marconi, già celebre in tutto il mondo per l'invenzione del radiotelegrafo, si è arruolato volontario nel 1915, prestando servizio nell'Istituto Radiotelegrafico della Marina con il grado di Ufficiale (il 31 agosto del 1916 sarà nominato Capitano di Corvetta). Da tempo aveva affiancato l'attività scientifica e imprenditoriale a quella politica, al punto che il 30 dicembre 1914 era stato nominato senatore. Non stupiscono dunque toni amichevoli, per quanto formali, impiegati nella lettera al capo del governo Boselli. Marconi inoltre, è cosa nota, intratteneva ormai da molti anni strettissimi rapporti con Londra (dove aveva fondato la sua società), collaborando con i più importanti politici e imprenditori della città. Naturale dunque che Boselli si rivolgesse a lui per fare in qualche modo da tramite tra il governo italiano e il nascituro giornale, espressione della nuova linea politica di Lloyd George: «At this time the demand was for tabloids, not more newspapers. Two less well known names to appear, each a one penny Sunday paper, were the "Sunday Evening Telegram" in September 1916 and the "National News" in February 1917, and both survived until 1921. The latter reflected the change of government and the character of the Lloyd George ministry, for it was described as: 'A journal introduced to support the policy of the National Government and advocate closer Imperial Unity'» (J. M. McEwen, The National Press during the First World War: Ownership and Circulation, in «Journal of Contemporary History», 17/3, Jul. 1982, pp. 459-486: 479). --- «Ecc.mo Presidente / Tengo a ringraziarla vivissimamente del cortese e premuroso invio fattomi del suo messaggio a me diretto, per la prossima pubblicazione di un nuovo giornale a Londra. L’E.V. ha voluto anche in questa occasione onorarmi delle sue espressioni tanto lusinghiere, ed io non ho parole bastevoli per manifestarle tutta la mia gratitudine. Sono sicuro di interpretare fin d'ora i sentimenti di riconoscenza di quanti si occupano della redazione del "National News" nel leggere il suo elevato e patriottico messaggio. Accolga l’E.V. le più distinte espressioni di ossequio dal suo devotissimo Guglielmo Marconi».