Mes Prisons, suivi des Devoirs des Hommes; traduction nouvelle, par le Comte H. de Messey, revue par le Vicomte Alban de Villeneuve, avec notice biographique et littéraire sur Silvio Pellico et ses ouvrages, par M. Philippon de la Madelaine. Edition illustrée d'après les dessins de MM. Gérard Séguin, D'Aubigny, Steinheil, etc.

Paris, Delloye Editeur, Garnier Frères Libraires, 1844. In-4° (26 x 19), pp. XXII+335, con 1 ritratto di Silvio Pellico in apertura, un'antiporta figurata (un angelo che spezza le catene di un carcerato), incisi su acciaio, e 75 finissime incisioni su legno nel testo, titoli e ricchi fregi in oro al dorso di gusto romantico. Un timbro coevo di illustre biblioteca privata al frontespizio ("Biblioteque de Foresta"); fresco es. (11109) Bellissima edizione romantica illustrata del celebre testo di Silvio Pellico, pregevole per le finissime incisioni nel testo eseguite su disegni di Séguin, D'Aubigny, Steinheil ed altri, che ben rendono le atmosfere di queste memorie. "Un des plus beaux illustrés du XIXe siècle" (]Carteret, III/p. 460). Il nostro esemplare corrisponde alla prima tiratura descritta dal Carteret, mentre vi fu un retiraggio nel 1846 con alcune varianti nelle figure. L'esemplare reca il timbro di appartenenza di Giovanni De Foresta (1799-1872), il noto uomo politico originario di Nizza Marittima, deputato al Parlamento Subalpino, Guardasigilli nel 1851-52, legato a Cavour, e frequentatore della baronessa Olimpia Savio. Dovette poi sostenere in Parlamento, suo malgrado, la cessione di Nizza alla Francia, e optò per la nazionalità italiana. Cfr. D.B.I., XXXIII/pp. 792-4.