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Libri antichi e moderni

Bianchi Giovanni Antonio.

RAGIONI DELLA SEDE APOSTOLICA NELLE PRESENTI CONTROVERSIE COLLA CORTE DI TORINO.

1732

1800,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1732
Luogo di stampa
(Roma)
Autore
Bianchi Giovanni Antonio.
Soggetto
TESTI ANTICHI E RARI, TESTI ANTICHI. XV° - XVIII° secolo, TESTI ANTICHI PER ARGOMENTO
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Condizioni
Usato

Descrizione

Prima edizione. Opera completa in quattro parti raccolte in due volumi. Cm.39,2x25,8. Pg.1928 complessive. Eccellenti legature coeve in piena pergamena rigida. Doppi tasselli con titoli e fregi in oro ai dorsi a cinque nervature. Alcuni forellini alle coperte. Tagli spruzzati. Medaglioni con ritratto di Papa Clemente XII ai frontespizi. Ricco apparato di capilettera, cartigli, testate, finalini e vignette calcografiche. Piano dell'Opera: Tomo I, parte prima: "Informazione istorica divisa in quattro parti". Contiene: "Informazione istorica delle differenze tra la Corte Apostolica e la Real Corte di Savoja divisa in quattro parti"; "Sommario di documenti da' quali è ricavata l'informazione istorica" (pg.(28), CCLII, 210, (2). Tomo I, parte seconda: "Riflessioni sopra la scrittura della Corte di Torino intorno ai fogli, che anno [sic!] il titolo di Progetto di accomodamento. Discorso sopra la materia beneficiale concernente il breve "Dudum" della sa: me: di Benedetto XIII, ed il preteso concordato sottoscritto dal signor cardinal Lercari, e signor Marchese d'Ormea. E finalmente altro discorso intorno al Giuramento de' Vescovi del Piemonte prestato al moderno Re di Sardegna" (pg.(10), CCLXX, (2), CCXXIV, XXXVI). Tomo II, parte prima: "Ragioni della Santa Sede sopra i feudi ecclesiastici nel Piemonte prodotti in due tavole cronologiche in risposta alle due rimmostranze dell'Avvocato Generale del Re di Sardegna al Senato in Torino sedente seguite dagli arresti da questi pubblicati nel mese di marzo 1731". Contiene: "Esposizione delle Ragioni della Sede Apostolica sopra i feudi ecclesiastici dell'Asteggiana", "Riflessioni istorico - legali sopra le Ragioni della Sede Apostolica ne' feudi ecclesiastici dell'Asteggiana", "Sommario di Documenti allegati nella tavola cronologica delle Ragioni della Sede Apostolica sopra li feudi ecclesiastici dell'Asteggiana" (pg.(12), CLXXXVIII, (2), 248, (4). Tomo II, parte seconda: "Ragioni sopra i feudi ecclesiastici nel Piemonte prodotte in due tavole cronologiche in risposta alle due rimmostranze dell'Avvocato Generale del Re di Sardegna al Senato in Torino sedente, seguite dagli arresti da questi pubblicati nel mese di marzo del 1731. Sopra l'abbadia di San Benigno, e suoi feudi" (pg.(14), XCII, 332, (2). Testo su due colonne. Ex libris e antiche notazioni di proprietà ai fogli di guardia. Buone condizioni di conservazione, assai freschi esemplari. Monumentale opera di diritto canonico, di grande interesse per la storiografia ecclesiastica piemontese, che ripercorre i rapporti tra il papato e e il territorio sabaudo dall'VIII al XVIII secolo, con estrema dovizia di notizie, fonti e documenti. La prima parte si deve alle cure del minore osservante Giovanni Antonio Bianchi (Lucca, 1686-1758), canonista assai influente a Roma ai tempi di Clemente XII. Dotato di spiccate qualità diplomatiche, fu teologo dei cardinali Spinola, Falconieri e Cozza e anche autore di testi letterari, oltreché consultore della Inquisizione sotto Benedetto XIV. Si occupò approfonditamente delle diatribe canoniche tra la Santa Sede e il Regno di Napoli e quello di Sardegna, in questo caso "mettendo in discussione il privilegio concesso da Niccolò V alla corte sabauda di nominare i propri prescelti ad alcune cariche ecclesiastiche e il diritto di placitazione nei termini favorevoli in cui se li era fatti rinnovare da Benedetto XIII il re Vittorio Amedeo II" (Giuseppe Ricuperati in "Dizionario Biografico degli Italiani"). > Melzi, II, 408, "Furono scritte dal P. Giannantonio Bianchi, minore osservante (nel secolo Carlo Angelo) per ordine di Clemente XII. Nella "Bibl. Picena" (tomo I, pg.40) dicesi che Girolamo Gaetano Dell'Acqua ebbe la maggior parte della fatica, benché ajutato da due cooperatori, cioè dal suddetto P. Bianchi e dal card. Agostino Orsi". Manno Promis, I, 1490. Moroni, "Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni", LXI, 161. Codice libreria 160064.