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Libro

Bianchi Bandinelli Ranuccio

Roma. La fine dell'arte antica

Rizzoli, 1976

6,00 €

Barbacane Libri (Udine, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1976
Luogo di stampa
Milano
Autore
Bianchi Bandinelli Ranuccio
Pagine
pp. 463, con numerosissime ill. b.n. n.t. e alcune cartine f.t. (di cui una ripiegata)
Editori
Rizzoli
Formato
cm 19,3 x 15
Soggetto
archeologia, architettura, arte, Roma
Descrizione
brossura
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura

Descrizione

Stato di conservazione: BUONO, ingiallimento marcato ai tagli, piccole fioriture alla copertina, per il resto in ordine (a parte l'ingiallimento, la legatura è solida e l'interno del volume non presenta scritte, segni d'uso o altri difetti). Collana: BUR Biblioteca Universale Rizzoli.
La cultura romana non assimilò mai come proprie le strutture dell'arte greca e le accantonò ogni volta che le erano di intralcio per esprimere simbolicamente ciò che i romani consideravano funzione preminente del messaggio artistico: l'esaltazione dei valori politici e civili. L'estinguersi della forma ellenistica non va visto pertanto come un evento di segno negativo, ma come un fenomeno storico naturale se consideriamo l'arte, nelle sue manifestazioni più spontanee, l'espressione più immediata e diretta di una società. Tale fenomeno viene indagato e descritto in questo volume, non solo a Roma e a Costantinopoli, ma in ogni provincia soggetta al dominio di Roma e lungo un arco di tempo (dalla fine del principato di Commodo, 192 a.C., alla fine del regno di Teodosio il Grande, 395 d.C.) in cui a profondi rivolgimenti culturali e politici, spirituali e sociali, fa riscontro una trasformazione radicale delle arti figurative, che da ellenistiche diventano medievali, da mediterranee europee. (dalla quarta di copertina)