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Libro

Popper Leo.

Scritti di estetica.

Centro internazionale di studi di estetica, 1997

16,00 €

BFS Libreria (Ghezzano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1997
Luogo di stampa
Palermo
Autore
Popper Leo.
Editori
Centro internazionale di studi di estetica
Stato di conservazione
Come nuovo
Condizioni
Usato

Descrizione

83 p. ; 21 x 15 cm. Aesthetica. Preprint, 49. Il volume è stato tradotto e curato da Stefano Catucci e rappresenta la prima raccolta italiana dei saggi più significativi di Leo Popper. Leo Popper (1886-1911) è stato un saggista cresciuto a Budapest come György Lukács, un suo caro amico, ed è morto di tubercolosi prima di raggiungere i 25 anni. Dopo aver ricevuto una solida educazione musicale nella sua prima giovinezza, si è dedicato principalmente alla pittura ed è solo in relazione a questa attività che ha coltivato la teoria estetica e la critica d'arte. Questa gerarchia di interessi emerge molto chiaramente dai suoi saggi, solo alcuni dei quali sono stati pubblicati durante la sua vita. Leo Popper si avvicina all'arte da un punto di vista immanente. Egli attribuisce grande importanza alla tecnica, ai materiali e agli aspetti pratici del lavoro dell'artista. Tale approccio gli consente di rielaborare in modo originale molte delle questioni che erano al centro dei dibattiti sull'estetica del ventesimo secolo: dall'ornamento (Riegl) alla bellezza funzionale (Loos), dalla differenza tra astrazione ed empatia (Worringer ) a quello tra talento e genio (Weininger). In tutti questi casi, Popper si distacca radicalmente dallo psicologismo, così come dai più estremi tipi di funzionalismo, e nella sua estetica adotta "forma" come concetto chiave. Un altro aspetto importante del pensiero di Popper, come emerge dai suoi saggi su "Kitsch" (1910), è la fondamentale dimensione "etica" che è alla base dell'intera struttura formale dell'opera d'arte. "Kitsch" è un simbolo dell'inversione etica della modernità, perché è allo stesso tempo una sfida alle leggi del peso e un tipo di individualismo legato al fallimento. Allo stesso tempo, tuttavia, un nuovo mezzo di trasporto come l'aereo (cfr. "Towards a Aesthetic of Airplanes", 1910) mostra come la tecnologia debba ancora aggiustare il suo rapporto con l'estetica. Tutti i saggi di Leo Popper sono informati anche da un altro concetto che non ha mai discusso in grande dettaglio, sebbene rappresenti senza dubbio il suo contributo più originale e duraturo all'estetica: la nozione di incomprensione. Secondo Hans Robert Jauss, l'approccio di Leo Popper alla nozione di "incomprensione" prefigura l'estetica moderna dell'accoglienza. Ed è per ragioni simili che György Lukács, le cui prime opere furono fortemente influenzate da Popper, poteva descriverlo come «un caso unico nella storia della critica d'arte». Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile plastificato lucido. Titolo impresso in rosso al piatto e al dorso. Codice libreria 4659.