Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Vittorio Orsenigo

L'Abissinia dell'Abissinia

Solfanelli, 2019

non disponibile

Tabula Fati - Solfanelli (Chieti, Italia)

Parla con il Libraio
non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2019
ISBN
9788833051185
Autore
Vittorio Orsenigo
Pagine
144
Collana
Gli alianti (1)
Editori
Solfanelli
Soggetto
Narrativa di ambientazione storica
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Non si sa bene come (inutile perdersi nelle elucubrazioni). Vittorio Orsenigo si trova nella Capitale etiopica isieme ai corrispondenti inviati in terra etiope dai più importanti giornali (fra cui il grande Evelyn Waugh del Caro estinto), proprio nei giorni in cui l'Italia si prepara a invadere l'Abissinia del Negus per conquistarsi un Impero: caschi coloniali, moschetti, baionette, piccoli aerei contro il Leone di Giuda, Hailé Selassié e le zagaglie. Addis Abeba, i suoi invivibili Grand'Hotel dove cimici e pulci sono i soli a trovarsi veramente bene e soprattutto le notizie spesso infondate vendute, dal meraviglioso Halifa - spia, brillante intrattenitore e uomo di mondo - ai giornalisti della stampa internazionale assieme ai segreti dei due Ghebbì, il Vecchio e il Nuovo. L'incessante ticchettio del telegrafo, non potendo ancora raccontare la guerra, si accontenta di trasmettere pezzi di colore locale: in sostanza, tanto fumo poco gradito ai lettori dei giornali e niente arrosto. Vero o non vero che gli "uomini bianchi" getteranno dalle carlinghe delle loro macchine volanti sui Tucul non solo bombe ma anche gas asfissianti e che i soldati spareranno le dilanianti pallottole dum dum di cui scrivono inorriditi gli inglesi? Infine: la donna somala pronta a inquinare l'acquedotto della capitale con la polvere velenosa spedita da Roma, è pura invenzione o qualcosa di tremendamente reale?