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Libro

Sandro Gorgone, Gianluca Miglino

La cultura in armi. Gli intellettuali tedeschi e la grande guerra

Mimesis, 2019

non disponibile

Mimesis Edizioni (Sesto San Giovanni, Italia)

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Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2019
ISBN
9788857556024
Pagine
136
Collana
Novecento (24)
Editori
Mimesis
Formato
210×141×17
Curatore
Sandro Gorgone, Gianluca Miglino
Soggetto
Guerra mondiale 1914-1918, Intellettuali, Germania-Cultura, Storia sociale e culturale, Storia d’Europa, Prima guerra mondiale, Germania, 1914-1918 circa (periodo della Prima Guerra mondiale)
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

«Da ieri siamo un popolo in armi. […] Potesse l’oratore di oggi trasformare ogni parola in una baionetta, in un fucile, in un cannone!» Così si esprimeva il filosofo e teologo tedesco Ernst Troeltsch in un discorso tenuto presso l’Università di Heidelberg il 2 agosto 1914. Queste espressioni sono emblematiche di quel Krieg der Geister, di quella “guerra degli spiriti”, che gli intellettuali e gli accademici tedeschi credettero di dover condurre, a colpi di appelli e proclami, a sostegno delle operazioni militari con l’obiettivo di giustificare e dare un senso ampiamente culturale all’immane sforzo bellico e al terribile sacrificio del popolo tedesco. Mentre Inghilterra e Francia potevano rivendicare, per quanto ideologicamente, la missione universale di combattere per la democrazia e la libertà, la Germania non solo non poteva dichiarare di avere una missione di questo tipo, ma doveva anche fare chiarezza, persino al suo interno, sugli obiettivi stessi della guerra. Per questo le argomentazioni tedesche, di cui sono intrisi gli scritti qui presentati in traduzione italiana, se sono da un lato quasi sempre essenzialmente difensive, risultano dall’altro di grande interesse per il modo in cui riflettono sul carattere nazionale – passato, presente e futuro – della Germania.