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Libro

André-Jean Festugière, Moreno Neri

La rivelazione di Ermete Trismegisto. Vol. 3: Le dottrine dell'anima

Mimesis, 2021

non disponibile

Mimesis Edizioni (Sesto San Giovanni, Italia)

non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788857577043
Autore
André-Jean Festugière
Pagine
386
Collana
Mimesis
Editori
Mimesis
Formato
210×140×30
Curatore
Moreno Neri
Soggetto
Ermetismo (Religione), Magia, alchimia e pensiero ermetico, Religioni e credenze eclettiche ed esoteriche
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Dopo aver studiato nei primi due volumi l'astrologia e le scienze occulte, poi il Dio cosmico, l'Autore dedica alle dottrine dell'anima un volume non meno importante e non meno erudito dei precedenti. Si resta stupiti dal duro lavoro, dalla sapienza e dall'ingegno messi in opera in quello che, per generazioni, sarà il complemento indispensabile di qualsiasi lettura degli scritti ermetici. Festugière continua la sua esposizione delle dottrine ermetiche, estendendo la sua indagine, come in precedenza, fino a coprire o toccare altre idee filosofiche e religiose della stessa epoca. La parte principale del libro segue un piano semplice e adeguato. Un capitolo introduttivo delinea l'argomento e sottolinea la differenza tra gli scrittori filosofici e semi-filosofici e l'Ermetismo, con il suo ritorno ai miti di cui la filosofia si era presto sbarazzata e, nella misura in cui è platonico, al periodo intermedio del maestro Platone (Fedone), allorquando egli dava pieno sfogo alla sua immaginazione mistica. Segue una discussione sull'origine celeste dell'anima, come insegnata nei loro diversi modi dai filosofi e dagli Ermetisti; dopo, il capitolo II sulla caduta dell'anima nel mondo materiale; quindi, il capitolo III sulle sue esperienze nell'incarnazione e, infine, una disquisizione (capitolo IV) sull'escatologia dell'Ermetismo e sugli altri movimenti che la illuminano. A conclusione, un paio di utili appendici: l'Autore traduce il trattato di Giamblico sull'anima, per quanto può essere recuperato dai suoi grandi estratti in Stobeo, e il malconcio saggio di Porfirio sull'animazione dell'embrione, il primo accompagnato da lunghe note esplicative e il secondo da un commento molto più breve.