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Libro

Stefano D'Errico, Pino Aprile

La scuola distrutta. Trent'anni di svalutazione sistematica dell'educazione pubblica e del Paese

Mimesis, 2019

non disponibile

Mimesis Edizioni (Sesto San Giovanni, Italia)

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Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2019
ISBN
9788857560281
Autore
Stefano D'Errico
Pagine
640
Collana
Eterotopie (585)
Editori
Mimesis
Formato
213×142×45
Soggetto
Scuola, Amministrazione e organizzazione educativa, Italia
Prefatore
Pino Aprile
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Dalla “carta dei servizi” dell’industriale Lombardi (ministro nel 1995), con lo studente-cliente e le lettere anonime per valutare gli insegnanti, tutto è diventato “normale”. Normale, con Berlinguer, pareggiare lacune in matematica con “crediti” in educazione motoria, la Gelmini che s’inventa un “tunnel dei neutrini” dall’Aquila alla Svizzera e la Fedeli, diplomata con un titolo triennale. Legittimo valutare gli studenti con quiz che trasformano la battaglia di Azio nella “battaglia di Anzio” o che i genitori aggrediscano gli insegnanti senza venir denunciati. Che il Ministero neghi i dati sul burn out e contra legem non faccia prevenzione, mentre faccia valutare i docenti da presidi mai formati o valutati e vieti gli scioperi più che nelle unità coronariche. Giacché per l’istruzione investono meno di noi solo Slovacchia, Romania e Bulgaria, con l’80% degli istituti fuori-norma sulla sicurezza e l’obbligo più basso d’Europa, si punta sul liceo scientifico a quattro anni e senza il latino. Un terzo degli insegnanti di sostegno non è specializzato. Il codice deontologico dell’istruzione pubblica è stato scritto da un cardinale. S’impedisce solo ai sindacati di base il diritto di assemblea durante le elezioni per la rappresentatività e s’impone a tutti i pensionati l’iscrizione ai sindacati di partito. Una riforma chiamata “Buona Scuola” demansiona abilitati per latino e greco a far supplenze nelle primarie, e destina un professore di matematica dove ne serve uno di lettere. I docenti sono relegati nel pubblico impiego ove gli “aumenti” contrattuali non possono superare l’inflazione “programmata”, retribuiti al livello più basso della UE e la metà dei coreani. Così è stata distrutta la scuola. Introduzione di Pino Aprile.