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Libro

Hugo Von Hofmannsthal, Marco Rispoli

Le parole non sono di questo mondo. Lettere al guardiamarina E. K., 1892-1895

Quodlibet, 2022

12,35 € 13,00 €

Quodlibet (Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2022
ISBN
9788822908636
Autore
Hugo Von Hofmannsthal
Pagine
130
Collana
Quodlibet Storie (15)
Editori
Quodlibet
Formato
210×135×19
Curatore
Marco Rispoli
Soggetto
Autobiografie: scrittori, Studi letterari: 1800–1900 ca., Studi letterari: poesia e poeti, Diari, lettere e taccuini
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Tra i carteggi tenuti da Hugo von Hofmannsthal (1874-1929), le lettere scambiate in gioventù con Edgar Karg (1872-1905) occupano un posto d’eccellenza, tanto che lo stesso poeta pensò di pubblicarne un buon numero, in un’antologia che avrebbe dovuto raccogliere il meglio della sua produzione giovanile. Mentre il suo precoce talento viene celebrato nei cenacoli letterari, Hofmannsthal cerca qui di avvicinare alla propria esistenza da “poeta” un amico che, impegnato nel servizio di marina in località spesso assai remote, non può condividere con lui la stessa ricchezza culturale. Non si trattava, però, di fare opera di vacua divulgazione, ma di strappare la poesia all’atmosfera artificiosa dei salotti e delle accademie, e di porla in relazione all’esistenza degli uomini. Temi e problemi che hanno un peso fondamentale nella sua opera e in molta poesia moderna, vengono allora affrontati in modo immediato, e di continuo vengono intrecciati a esperienze quotidiane e affetti comuni. Da un lato i primi passi compiuti da Hofmannsthal lungo il “cammino verso la vita”, nel tentativo di infrangere, grazie a questa amicizia, l’isolamento dell’artista (egli stesso ricorda quegli anni come “il periodo più solitario” della sua esistenza). Dall’altro una limpida, inedita prospettiva sulla riflessione condotta da Hofmannsthal sulla letteratura, sul suo rapporto con la vita, e più in generale sull’amicizia e la formazione dell’individuo. Uno di quei rari casi in letteratura dove l’espressione congiunge felicemente immediatezza e profondità.