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Libro

Elio Grazioli, Andrea Zucchinali

Max Ernst

Quodlibet, 2021

22,80 € 24,00 €

Quodlibet (Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788822906229
Pagine
400
Collana
Riga (42)
Editori
Quodlibet
Formato
216×156×30
Curatore
Elio Grazioli, Andrea Zucchinali
Soggetto
Storia dell’arte, Dipinti e tecniche di pittura, Singoli artisti, monografie d’arte, Surrealismo, XX secolo, 1900–1999
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Se si pensa al Surrealismo in pittura si pensa a Max Ernst. L'arrivo della cassa con i suoi collage per la leggendaria mostra alla libreria-galleria Au Sans Pareil nel 1921 è raccontata dai testimoni come l'inizio di una nuova era: lì non era più Dadaismo, c'era del nuovo, c'era il sogno, la visionarietà. Niente di più attuale, in tempi di "svolta iconica" e di postcollage e postmontaggio. Abbiamo tutti negli occhi una quantità di opere di Max Ernst, eppure se ne è scritto e tradotto poco in Italia. Il presente volume cerca di colmare almeno in parte questo vuoto, ripercorrendone, attraverso testi storici, analisi di riferimento e nuovi contributi, le vicende e le invenzioni. Dopo il collage, Ernst reinventa il frottage, poi il grattage, ma insieme ridefinisce molta iconografia e crea immagini del tutto nuove. Le tecniche per lui sono lo strumento per sollecitare la visione e assistere al processo di invenzione mentre si sta svolgendo, senza programma precostituito, bensì caricando di senso le figure di mano in mano che emergono; vedere cioè "il funzionamento reale del pensiero", come diceva André Breton nel Manifesto del Surrealismo. Le sue immagini sono allora insieme fantastiche, enigmatiche – come ha imparato da Giorgio de Chirico – ma anche stranamente coinvolgenti e convincenti: bambine minacciate da usignoli, elefanti celibi, uccelli antropomorfi, personaggi dalle mille forme, paesaggi visionari.