Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Kirk Varnedoe, M. P. Ottieri, J. Reynaud

Una squisita indifferenza. Perché l'arte moderna è moderna

Johan & Levi, 2016

26,60 € 28,00 €

Johan & Levi (Monza, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2016
ISBN
9788860101648
Autore
Kirk Varnedoe
Pagine
220
Collana
Saggistica d'arte (21)
Editori
Johan & Levi
Formato
160×235×18
Soggetto
Arte moderna, Arte contemporanea, Critica d'arte, Storia dell’arte, Teoria dell’arte, XX secolo, 1900–1999
Traduttore
M. P. Ottieri, J. Reynaud
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Un giorno del 1823, su un campo da calcio nel Nord dell'Inghilterra, un giocatore prese il pallone tra le braccia e, con squisita indifferenza per le regole del gioco, si mise a correre: aveva inventato il rugby. È opinione diffusa che intorno al 1860 alcuni artisti abbiano inventato l'arte moderna rifiutando tutte le norme della tradizione e liberandosi da quei vincoli che, come la prospettiva, formavano il linguaggio artistico comunemente accettato e capito. Ma non andò così: Degas, van Gogh, Rodin, Cauguin e Picasso non si limitarono a sottrarsi alle regole del gioco, ma proprio come l'inventore del rugby decisero di cogliere le possibilità che si nascondevano nell'arte tradizionale per creare un gioco nuovo con un nuovo sistema di regole. Kirk Varnedoe, con questo saggio brillante per scrittura e imprescindibile per ricchezza e profondità di analisi, offre una panoramica della nascita e degli sviluppi dell'arte moderna, elaborando un'interpretazione originale e sotto molti aspetti rivoluzionaria. Secondo lo studioso americano è semplicistico attribuire la nuova dimensione pittorica imboccata da Degas e van Gogh alle influenze della fotografia e della prospettiva piatta delle stampe giapponesi. Ed è altrettanto riduttivo interpretare il primitivismo di Cauguin e Picasso come un anelito romantico verso esotiche rappresentazioni di mondi lontani.