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Anonimo

Alessandria assediata dall'armi di Francia li 17 luglio 1657.

1657

900,00 €

Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1657
Formato
380x305
Incisori
Anonimo

Descrizione

Acquaforte, 1657, impressa su carta vergata coeva, piccolo strappo nella parte inferiore, per il resto in ottimo stato di conservazione. Finemente colorata a mano. Opera molto rara, raffigurante l'assedio di Alessandria del 1657. La tavola è legata alla storia di Pompeo Robutti, architetto militare originario della città. Scrive Annalisa Dameri (cfr. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 88): "Nell’estate del 1643 Alessandria fu attaccata dall’esercito franco-sabaudo. I documenti riportano come Robutti, unico ingegnere in città, riuscì a difenderla. L’assedio sventato dimostrò la necessità di rafforzare la cinta urbana della città e nel 1644 Robutti progettò i bastioni di S. Barnaba e di S. Giuliana in Borgoglio, il quartiere oltre il fiume Tanaro. Nel 1645 fu costruita, su progetto di Robutti, la mezzaluna a difesa della Porta di Marengo. Negli stessi anni collaborò con l’agrimensore Durante Roberti e con l’ingegnere della Regia e ducale Camera Giovanni Pietro Pelluco, di cui fu più volte ispettore dei lavori. Il 18 dicembre 1650 giunse il riconoscimento da parte di Filippo IV, re di Spagna, dei servigi e dei lavori svolti. A Pompeo, ricordato nel documento quale «Professore di Architettura Militare e, di Capo Ingegnere nelle occorrenti Guerre di Lombardia, e massimamente nell’Alessandrina Provincia» (Archivio di Stato di Alessandria, Archivio storico del Comune, s. I, Carte Robutti, vol. 747, c. 33, citato in Gasparolo, 1926, p. 89) fu accordata l’esenzione dagli alloggiamenti militari. Tra il 1650 e il 1656 Robutti servì Pietro Gonzales de Valle, capitano generale di Alessandria, che annotò: «Certefico que en el espaçio de seis anos que e sido Capp. General de Alexandria y Governator del Ultralpo, è conocido y visto servir à su Mag.d à Pompeo Robutti Gentil hombre de dicha çiudad de Alexandria, y por la pratica y esperiencia que tiene en la arquitetura militar se he ocupado en diversas ocasiones, en muchas cosas del Real Servicio ansi en las fortificaciones» (ibid., vol. 748, c. 21, citato in Gasparolo, 1926, p. 94). Nel 1657 Alessandria fu assediata e sotto le sue mura si scontrarono i più importanti eserciti dell’Europa del XVII secolo. Fu questo uno degli ultimi atti del tragico conflitto che dilaniò il Nord della penisola italiana: l’acuirsi della guerra su scala continentale tra Francia e Spagna si riverberò nello scontro tra lo Stato di Milano (nell’orbita spagnola) e il ducato sabaudo (ormai dichiaratamente filofrancese). L’assedio dell’estate del 1657 vide contrapposti, da una parte, l’esercito spagnolo-lombardo, in soccorso degli alessandrini assediati, in accordo con gli svizzeri del Cantone dei Grigioni, con gli austriaci e il duca di Mantova. Dall’altra parte, l’esercito franco-sabaudo si avvalse dell’alleanza con il duca di Modena. Durante l’assedio si distinse Pompeo Robutti che «disegnò il bonetto davanti alla mezzaluna Baratta, il fortino fuori della Porta di Marengo, le strade coperte e sotterranee, le mezzelune, tenaglie, tagliate, palificate, i pozzi ed altri ordigni spettanti alla difesa […]». Carlo Guasco (1770) annotò anche che «l’ingegnoso Robutti» inventò «alcune Micidiali Macchine da guerra, colle quali si fece orribile strage degli Aggressori» e delineò «una Carta Tipografica […] delle Fortificazioni di Alessandria assediata, con i differenti Quartieri Francesi, le Trinciere, le Linee di controvallazione, e gli approccj nimici, come pure la situazione dell’esercito Spagnolo venuto al soccorso di essa Città, co’ suoi avvanzamenti verso la Bormida, la quale meritò in appresso, per la sua grande esattezza, di esser data alle Stampe» (p. 296). Con ogni probabilità la carta è stata recentemente individuata presso la Bibliothèque nationale de France: Alessandria, assediata Dall’armi di Francia li 17 Luglio 1657 con le operationi fatte dalli Eserciti Cattolico et Austriaco, questo commandato dal Duca.