Dettagli
Anno di pubblicazione
1590
Incisori
RASCICOTTI Donato
Soggetto
Cartografia Rara
Descrizione
Nel cartiglio in basso a sinistra è inciso il titolo: ASIAE NOVA DESCRIPTIO Venetiis Donati Rascicotti formis. Nel decoro del cartiglio, in un piccolo ovale, troviamo la firma dellâincisore della lastra: Giova[n] Batista Mazza fece. Orientazione fornita da una rosa dei venti e dal nome dei punti cardinali: SEP[TENTRIO], MER[IDIES], ORI[ENS], OCI[DENS], il nord è in alto. Carta priva di scala grafica. Paralleli e meridiani curvi tracciati nella carta, di 10° in 10°, linea equatoriale graduata di grado in grado, da 71° 40â a 197° 30â. La carta dellâAsia incisa da Giovan Battista Mazza per lâeditore Donato Rascicotti è parte della rarissima serie raffigurante i quattro continenti. à una copia puntuale della mappa pubblicata da Abraham Ortelius nel Theatrum Orbis Terrarum (1570), a sua volta basata sul modello di Giacomo Gastaldi, poi aggiornata nel 1574. Data lâestrema rarità della carta, è poco nota alla letteratura. Giovanni Battista Mazza fu incisore e stampatore attivo a Venezia negli ultimi anni del â500. Dal segno elegante e preciso, incide diverse carte, messe poi in commercio da Donato Rasciotti, ed anche un grande planisfero di Giuseppe Rosaccio, del 1597, nel quale si firma Giovan Battista Mazza venetiano Maestro delle stampe della Zecha de Venetia. Donato Rascicotti fu editore, commerciante e tipografo. Di origine bresciana ma attivo a Venezia, e forse anche a Bologna e Roma. A volte viene indicato come Rasciotti e Rosigotti. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con Donato Resegato âstampatore di disegniâ, arrestato a Roma nel 1577 con lâaccusa di aver rubato disegni dalla bottega del Lafreri. A Venezia la sua bottega era al Ponte dei Barettieri. Un articolo sullâopera è stato pubblicato nella rivista The Map Collector (1998) a firma Richard Casten e Thomas Suarez, i quali sottolineano che lâAsia di Rascicotti è la prima mappa a raffigurare accuratamente la morfologia dellâisola di Luzon, nelle Filippine. Una seconda stesura comprende sia lâimprint editoriale del Rascicotti che la firma dellâincisore Mazza. La carta fu ristampata, dopo circa un secolo, dalla tipografia Remondini. Tale tiratura mantiene ancora i nomi degli autori. Alla Newberry Library di Chicago è conservato un esemplare della carta privo di indicazioni editoriali che, dalle abrasioni visibili nel cartiglio, crediamo possa rappresentare lâultima tiratura della lastra. Esemplare nel secondo stato di tre descritto in Bifolco-Ronca, con lâindirizzo di Remondini. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Rarissima. Bibliografia Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 80, II/III; The Map Collector (1998); Tooley (1983): n. 63d.