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DUCHET (Duchetti) Claudio

Bononia

1582

2800,00 €

Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1582
Formato
470x385
Incisori
DUCHET (Duchetti) Claudio
Soggetto
Cartografia Rara

Descrizione

In alto a destra, con caratteri grandi sotto il bordo superiore, è inciso il titolo BONONIA. Sempre in alto a destra è disegnato lo stemma della città. Lungo il margine inferiore, distribuita su quattordici colonne, una legenda alfanumerica con 179 rimandi (A-N e 1-168) a luoghi e monumenti notabili. Nell’ultimo riquadro, all’angolo inferiore destro, si legge: Vero ritratto dela Citta de bologna co tutti gli nomi dele cose principali di essa como Al presente si ritrova per claudio duchetto Nepote di Ant: lafreri 1582. La pianta della città di Bologna, incisa da Ambrogio Brambilla per l’editore Claudio Duchetti, rappresenta la prima derivazione dell’opera di Agostino Carracci (1581) disegnata su diretta commissione del cardinale Gabriele Paleotti (Bologna 1522 - Roma 1597), arcivescovo di Bologna dal 1566. La legenda alfanumerica incisa nella parte bassa della tavola deriva dal prototipo della cartografia cinquecentesca bolognese, e lo stemma della città è inserito nella parte alta della tavola. Sono delineati e localizzati chiaramente gli edifici religiosi, sia quelli all’interno del perimetro romano (San Pietro e San Petronio) che quelli all’esterno (Santo Stefano, San Procolo e SS. Naborre e Felice). L’opera del Duchetti fu presto replicata da Fransz Hogenberg, che ne incise una derivazione molto simile per il quarto volume del Civitates Orbis Terrarum realizzato in collaborazione con Georg Braun (Anversa, 1590 circa). Ambrogio Brambilla, nato a Milano, visse nella città per alcuni anni e, in quanto membro dell’Accademia milanese della Val di Bregn, compose poesie in dialetto che firmava con lo pseudonimo Or Compà Borgnin. Il Brambilla è però più conosciuto per la sua attività di incisore al bulino e all’acquaforte, a cui si dedicò a Roma nell’ultimo ventennio del XVI secolo, dove nel 1579 risulta iscritto alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. La sua produzione venne pubblicata in gran parte da Claudio Duchetti e, anche, da Nicola van Aelst. Esemplare nel primo stato di tre, avanti l’indirizzo di Giovanni Orlandi. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, piccolo restauro perfettamente eseguito lungo il margine superiore, per il resto in perfetto stato di conservazione. Bibliografia Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, pp. 2126-2127, tav. 1178bis, I/III; Benevolo (1969): pp. 47-51, tav. III; Brighenti (1979): n. 16; Comelli (1914): p. 44; L’Immagine delle città italiane (1998): p. 129, n. 4; Tooley (1939): n. 139.