Dettagli
Anno di pubblicazione
1589
Incisori
AELST Nicolas van
Descrizione
Colonna Traiana con la statua di san Pietro.Acquaforte e bulino, 1589, firmato e datato in lastra «Nicolaus van Aelst Bruxellensis formiis aeneis incis[am] dicauit Anno MDLXXXVIIII» (esemplari di primo stato).Opera parte dello "Speculum Romanae Magnificentiaeâ, incisa da Ambrogio Brambilla per lâeditore Nicolas van Aelst. Esemplare nel secondo stato, con lâimprint âSi Stampano in Roma da gio Iacomo De Rossi alla Paceâ che sostituisce la firma del Van Aelst. La lastra è completamente ritoccata e sulla sinistra è rappresentata la chiesa del Nome di Maria, sorta al posto della chiesa di San Bernardo della Compagnia, che invece è rappresentata nella tiratura originale della lastra. Rimane lo stemma di papa Sisto V.Iscritto e firmato in basso a destra: «SIXTVS V PONT[IFEX] OPT[IMVS] MAX[IMVS] COLVMNAM TRAIANAM S. PETRO APOSTOLOR[VM] PRI[N]CIPI // SIXTO V PONT[IFEX] MAX[IMVS]» [Sisto V P.O.M. [dedicò] la colonna traiana a san Pietro Principe degli Apostoli].Iscritto in alto, a sinistra e destra della colonna: «Quam merito Petro conceditur alta columna / Quae quondam est factis sculpta Traiane tuis / Bellator, regnoq[ue] potens armisq[ue] tremende / Dic mihi // Dic mihi quanta fuit terra subacta tibi / Et Petrus imperium terrarum flexit inermis / Et Petrus imperio tartara et astra premit» [Oh quanto giustamente si consacra a Pietro questa altissima colonna che in antico fu scolpita con le tue gesta, o Traiano, tremendo combattente, potente per il regno e per le armi // Dimmi quante furono le terre a te assoggettate. Pietro invece piegò inerme lâimpero delle terre: e col suo potere Pietro doma il tartaro e gli astri].La statua di san Pietro fu sollevata sulla colonna Traiana il 4 dicembre 1587. Il modello di creta era stato realizzato dallâarchitetto Leonardo Soriani (? - 1589) che restaurò diverse antichità in Vaticano e fu impegnato nella basilica di Santa Maria Maggiore, e dallâarchitetto Tommaso Della Porta (? - 1618) che realizzò diverse statue per la decorazione delle terrazze a san Pietro. Il bronzo venne fuso da Bastiano Torrigiani (? - 1596) che operò soprattutto come fonditore, realizzando anche il busto di Sisto V oggi al Museo Kaiser Friedrich di Berlino. Per il bronzo di san Pietro furono fusi mezzo cannone di Castel SantâAngelo, tre porte provenienti rispettivamente da SantâAgnese, Scala santa e Portico di san Pietro, e una parte di un antico pilastro del Pantheon. Sulla sinistra della colonna si vede il disegno, molto raro, della chiesa di San Bernardo della Compagnia, fondata nel 1418 da Francesco dei Foschi e demolita nel 1748 per lâerigenda fabbrica del Nome di Maria.Lo âSpeculumâ ebbe origine nelle attività editoriali di Antonio Salamanca e Antonio Lafreri. Durante la loro carriera editoriale romana, i due editori stranieri - che hanno lavorato insieme tra il 1553 e il 1563 - hanno avviato la produzione di stampe di architettura, statuaria e vedutistica della città legate alla Roma antica e moderna. Le stampe potevano essere acquistate individualmente da turisti e collezionisti, ma venivano anche acquistate in gruppi più grandi che erano spesso legati insieme in un album. Nel 1573, Lafreri commissionò a questo scopo un frontespizio, dove compare per la prima volta il titolo "Speculum Romanae Magnificentiae". Alla morte di Lafreri, due terzi delle lastre di rame esistenti andarono alla famiglia Duchetti (Claudio e Stefano), mentre un altro terzo fu distribuito tra diversi editori. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, ampi margini, in perfetto stato di conservazione. Bibliografia Marigliani, Lo splendore di Roma nellâArte incisoria del Cinquecento (2016), n. IV.14; G. Battelli, 1952, VIII, Col. 1487; C. DâOnofrio, 1965, pp. 179-80; R. Lanciani, II, 1990, p. 131; C. Conti - G. Martines, 1993, p. 34; C. Witcombe, 2008, pp. 361, 364.