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DURER Albrecht

La Pentecoste

1510

2300,00 €

Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1510
Formato
95x125
Incisori
DURER Albrecht

Descrizione

Xilografia, 1510 circa, firmata con il monogramma in basso al centro, nell’immagine. Della serie “La Piccola Passione”. Esemplare dalla prima edizione latina, edita nel 1511. Magnifica prova, ricca di toni e ben contrastata, rifilata alla linea del margine, testo latino al verso, in ottimo stato di conservazione. Nota Strauss che l'apostolo in primo piano ricorda "l’Altare Heller", mentre la Vergine ha una stretta somiglianza con quella di Schäufelein nel foglio corrispondente Conformemente alla Scrittura, i seguaci di Cristo sono sormontati da "lingue di fuoco" (Atti 2:1-3) che simboleggiano "l'effusione dello Spirito Santo". Contrariamente a Schäufelein, l'evento si svolge all'aria aperta, e ci sono molti partecipanti in quanto non c'è evidenza che alla scena assistitano solo i discepoli. Uno studio dettagliato, condotto dalla Hass, rivela l’interpretazione personale dell'artista. L'aspetto più sorprendente della versione di Dürer della Penecoste è che l'effusione dello Spirito Santo non è limitata a Maria e ai discepoli: quindici fiamme escono dalle corone di Maria e dei vecchi e nuovi seguaci di Cristo, mentre sullo sfondo tre dei devoti ebrei menzionati negli Atti sono ancora seduti e, guardando, discuno gli eventi davanti a loro. Mentre l'ampliamento del numero – da dodici a quindici - esseri illuminati dallo Spirito può essere giustificata in termini di descrizione fornita negli Atti, rimane una licenza in termini pittorici. I precursori locali, tra cui il maestro di Dürer, Wolgemut, mostrano principalmente dodici figure benedette tra cui la Vergine. Inoltre, nel suo testo di accompagnamento per questa immagine Chelidonius commenta la discesa dello Spirito Santo solo in relazione ai discepoli; anche questo è in contrasto con l'evidenza visiva nell'immagine di Dürer. Intorno al 1509, mentre stava ancora completando la Grande Passione, Dürer iniziò la sua serie più estesa delle passioni di Cristo, La Piccola Passione, che comprende trentasette xilografie. La serie fu pubblicata come libro; ogni tavola è accompagnata da un testo narrativo-descrittivo composto dall'amico di Dürer, il chierico umanista Benedictus Chelidonius, che aveva precedentemente collaborato con l'artista per i testi delle serie di xilografie della Vita della Vergine e della Grande Passione. Fu Friedrich Winkler che nel 1941 suggerì che a fornire il modello per la Piccola Passione fosse stato Hans Schäufelein, uno degli allievi di Dürer, ma questa proposta non è accettata all'unanimità dagli studiosi. Angela Hass nota che, dato ciò che sappiamo del carattere di Dürer e delle relative doti dei due artisti, il rapporto maestro/allievo da solo è in contraddizione. Così come il fatto che c'è un’alterazione sia nella scelta che nell'interpretazione dei soggetti. Dürer include nove temi che non appaiono nella serie di Schäufelein, il frontespizio e le quattro scene introduttive che precedono l'Entrata di Cristo a Gerusalemme, altre quattro scene leggendarie sono state aggiunte, includono i Santi Veronica, Pietro e Paolo; due scene che figurano nell'arco della serie di Schaufelein sono omesse da Dürer, la Spogliazione di Cristo e, più importante, l'Incoronazione della Vergine. Un'altra ragione per mettere in dubbio l'opinione di Winkler deriva dal fatto che una parte sostanziale dell'iconografia che Dürer impiega nella serie della Piccola Passione può essere ricondotta a opere d'arte contemporanee e precedenti che erano facilmente accessibili per entrambi gli artisti. Bibliografia Hollstein, 160; Bartsch, 51; Panofsky, 271; Strauss, 135; TIB 1001.251; A. Hass, Two Devotional Manuals by Albrecht Dürer: The "Small Passion" and the "Engraved Passion." Iconography, Context and Spirituality, in Zeitschrift für Kunstgeschichte 63. Bd., H. 2 (2000), pp. 169-230 (62 pages)