Rarissima prima edizione, priva di testo al verso di Giulio Ballino, proveniente da Il primo libro delle citta et fortezze del mondo. Al centro della fortezza, con caratteri più grandi, si legge: MIRANDOLA. In alto a sinistra, in un riquadro: A Lettori. Non solamente mi son contentato a dimostrarvi il vero ritrato del sito della Mirandola, fortezza inespugnabile situata in Lombardia, ma anco ho voluto dimostrare come al tempo de la sedio di Papa jiulio.III. stavasi tutti gli forti col nome lâhoro. In Venetia lâAnno .M.D.LXVII. Alla libraria della Colonna. Sulla tavola alcuni monumenti e luoghi sono evidenziati attraverso lâindicazione toponomastica. Orientazione con una rosa dei venti, con la semplice indicazione dei quadranti, il nord-est a sinistra. âPianta prospettica della città , con i forti fatti erigere nel 1551 per difenderla dallâassedio posto da papa Giulio III. La tavola reca lâindirizzo della libraria della Colonna che identifica la tipografia di Paolo Forlani. Lâopera è inserita in tutte e cinque le copie conosciute dellâopera Il primo libro delle citta et fortezze del mondo, la prima raccolta di cartografia urbana del â500, che contiene lastre di Forlani e Domenico Zenoi. Si trova, altresì, in alcune raccolte fattizie cinquecentesche di grande formato. La tavola è ristampata, inalterata, da Bolognino Zaltieri; viene inserita nelle due diverse edizioni dellâopera Deâ disegni delle più illustri citta, et fortezze del mondo di Giulio Ballino, entrambe pubblicate a Venezia nel 1569. Non si conosce alcuna variante di lastra, ma le tirature dello Zaltieri presentano un testo descrittivo al versoâ (cfr. Bifolco-Ronca p. 2242). Paolo Forlani, nativo di Verona, nel 1560 aprì una propria bottega calcografica a Venezia, Al segno del pozzo, come risulta da alcune sue opere. Dal 1566 è attivo a Merzaria al segno della colonna e dal 1569 a Merzaria al segno della nave. Forlani ebbe rapporti commerciali con i maggiori editori di materiale cartografico del tempo, tra questi Antonio Lafreri, la famiglia Bertelli ed altri. Oltre ad essere un talentuoso incisore, era altresì rapido nellâesecuzione, qualità che gli consentì di lavorare contemporaneamente per editori diversi, e di eseguire una gran quantità di lavori. Woodward attribuisce a Forlani circa cento opere, di cui la maggior parte però non sono firmate. Tra il 1560 e il 1567, Forlani collaborò con Ferrando Bertelli, per cui incise una decina di rami, con Camocio, Bolognino Zaltieri e con Claudio Duchetti, per il quale incise alcune mappe. Per la sua attività professionale fu però molto importante e preziosa la collaborazione con Giacomo Gastaldi per il quale incise tredici carte. Nel 1567 Forlani pubblicava e commerciava la sua opera Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, i cui rami passarono poi a Bolognino Zaltieri. à probabile che il Forlani sia morto durante la peste che si diffuse a Venezia dal 1575. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia S. Bifolco, F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 1147; S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo, in âCartografia e topografia italiana del XVI secoloâ, pp. 137-152; Albert Ganado, The Forlani-Zenoi town books of 1567. A description and analysis, in âFlorilegium Cartographicum. Beiträge zur Kartographiegeschichte und Vedutenkunde des 16. Bis 18. Jahrhundertsâ, a cura di Peter H. Köhl e Peter H. Meurer, Lipsia, 1993, pp. 21-34; Béla Szalai, (adattamento e traduzione inglese Ivan MatkoviÄ), The Representation of the Hungarian Towns in Domenico Zenoiâs and Paolo Forlaniâs Cartographic Work, in âKartografija i geoinformacijeâ, Vol.11 (Budapest, No.18 December 2012), pp. 4-37; Vladimiro Valerio, Piante e vedute di Napoli dal 1486 al 1599. Lâorigine della iconografia urbana.