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PROBST, GEORG BALTHASAR.

Pistoia.

1400,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico (Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Incisori
PROBST, GEORG BALTHASAR.
Soggetto
Vedutistica italiana - (Toscana, Pistoia)

Descrizione

Augsburg, 1735 – 1740 circa. Incisione in rame (due lastre stampate su due fogli di carta originariamente uniti), colore, cm 35 x 100 (alla battuta della lastra), titolo entro festone in alto al centro, 25 didascalie, unico nome presente: F. B. Werner del. C. L. S. A. R. Gran Duca di Toscana e, più sotto, Haered: Ier: Wolffy exc: Aug Vind., entrambi in lastra in bs. a ds. Alcune incisioni databili tutte nella prima metà del settecento, si contendono la priorità di una veduta dal mare o da terra, il più possibile rappresentativa del nuovo centro urbano, come si era venuto ormai delineando un secolo prima. E il capostipite di tale veduta è appunto quella di Georg Balthasar Probst (1673 – 1750), uno dei maggiori editori tedeschi di stampe nella prima metà del ‘700, in qualità di erede di Jeremias Wolff (1663 – 1724): la sua officina produsse incisioni di ogni genere fra cui le vedute ottiche e le grandi vedute di città europee, ormai difficilmente reperibili sul mercato antiquario, considerata la misura e di conseguenza il numero limitato di esemplari tirati. La veduta, edita nel 1730, su disegno di Frederich Bernard Werner (1690 – 1778), costituisce un fondamentale capostipite per una rinnovata percezione della città, in senso più monumentale che descrittivo – topografico, presentando infatti un modello iconografico di scarsa affidabilità architettonica, ed esprimendosi in chiaro stile nordico, con una selva di cupole, campanili e altissime antenne che si concludono con coperture a profilo concavo, come le tipiche coperture delle città mitteleuropee. Ne esce un ritratto urbano in due rami che copre un ampio arco, dai Capuccini a Porta Fiorentina, a documento di una delle più grandi vedute della città. Avendo scelto un punto di vista piuttosto basso, l’artista è indotto a esagerare le altezze degli edifici, soprattutto di cupole e campanili, raggiungendo un effetto assai singolare e vivace di esasperazione verticale. Una scelta che peraltro risponde al particolare linguaggio del momento. A questa serie di vedute si ispirerà poco dopo Johann C. Haffner (1668-1754), incisore ed editore attivo a Vienna. Stretti margini e coloritura posteriore ma buon esemplare di questa importante veduta prospettica della città di Pistoia.