Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Stampa

CRUYL Lievin

Prospectus Castri e Ponti S. Angeli

1666

1000,00 €

Antiquarius Libreria (Roma, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1666
Formato
515x385
Incisori
CRUYL Lievin

Descrizione

Veduta di Ponte e Castel S. Angelo incisa da Lievin Cruyl per l'editore Giovanni Battista de Rossi. Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione. Esemplare di terzo stato, con l'indirizzo di Carlo Losi. Cruyl inizia a disegnare ed incidere vedute nel momento in cui si trasferisce a Roma, intorno al 1664. Le prime opere furono i ventuno disegni, un tempo conservati all’Albertina di Vienna ed oggi divisi tra Cleveland Museum e Rijksmuseum. I disegni risultano, per finalità incisorie, in controparte rispetto ai luoghi rappresentati. Solo dieci di questi soggetti furono incisi dal Cruyl e pubblicati per la prima volta nel 1666 da Giovan Battista de Rossi in un volume dedicato a papa Alessandro VII, dal titolo Prospectus loco rum Urbis Romae Insignis, opera che in seguito fu ristampata da Matteo Gregorio de Rossi nel 1692/98. Cruyl caratterizza ogni sua veduta con l’inserimento di figure perfettamente aderenti al contesto urbano e, allo stesso tempo, descrive e definisce monumenti esistenti nella città di Papa Chigi. Per raggiungere il suo obbiettivo l’artista non esita ad alterare la realtà prospettica ne a modificare lo spazio urbano. Lievin Cruyl (1640-1720) disegnatore fiammingo di vedute prospettiche, originario di Gand, si trasferì a Roma nel 1644. Insieme a Giovan Battista Falda e a Israel Silvestre fu uno dei rinnovatori della veduta romana del XVII secolo. Seppure risentì della concezione cinquecentesca del ruolo dell’antico nell’immagine di Roma, rappresentò le novità architettoniche urbanistiche della Roma di Alessandro VII (Fabio Chigi 1655- 1667), caratterizzando le sue vedute con piccole scene di genere secondo la tradizione fiamminga. Nella rappresentazione dello spazio urbano Cruyl altera la prospettiva, alzando il punto di vista e dilatando il campo di visuale, utilizzando le più avanzate tecniche ottiche del tempo. Bibliografia B. Jatta, Lievin Cruyl e la sua opera grafica, pp. 53/9.