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LASINIO, CARLO - LASINIO, BASILIO.

Prospetto della città di Mantova dalla parte di Porta Ceresa. Assediata dall'Armata Francese e bombardata dalla Porta Ceresa verso la fine dell'Agosto 1796. Quindi bloccata fino al di 2 Febb° 1797 nel qual giorno si rese all'Armi francesi a capitolaz:ne del Feld Maresciallo Wurmser. Post 1797 – ante 1800.

850,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico (Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Incisori
LASINIO, CARLO - LASINIO, BASILIO.
Soggetto
Scene e campi, piante e carte di battaglia - (Lombardia,, Mantova)

Descrizione

Post 1797 – ante 1800. Incisione in rame all'acquaforte e bulino, b/n, cm 37,5 x 46,5 (alla lastra), cm 45,5 x 63 (il foglio); sopra il titolo, appena sotto l'inciso “Basilio Lasinio Alfiere Veneto dal vero disegnò – Carlo Lasinio Seniore inc. in Firenze”. La veduta di Mantova, alcune figure di militari francesi e i gruppi di soldati in attacco, sono contrassegnati da numeri, che trovano il proprio riferimento nella legenda a diciotto voci posta in basso, nel margine inferiore, ai lati del titolo. Rara veduta prospettica della città di Mantova, offerta dalla parte meridionale, ossia dalla Porta Ceresa (o Cerese), durante l'assedio dell'armata francese nell'agosto del 1796. La veduta è animata e include la città di Mantova, la Cittadella sullo sfondo, il Borgo San Giorgio e la Porta Ceresa. Le formazioni militari, disposte in file ordinate, avanzano verso il nemico, precedute dalle numerose esplosioni di cannone, di cui è possibile seguire le traiettorie nel cielo, al di sopra delle nubi di fumo e polveri alzate dalla battaglia. In primo piano uomini e generali francesi (il Generale Berthier con altro generale, suoi aiutanti e ordinanze) e un carro carico di munizioni, tirato da due asini e guidato da contadini. Compaiono poi i prigionieri costretti al lavoro, i cannoni d'armata, cavalli, imbarcazioni e cannonieri francesi, trainati o affondati lungo il corso del fiume Mincio mentre ne tentano la sortita, le paludi attraversate dalla infanteria e dalla cavalleria francese, le traiettorie delle linee delle bombarde sparate. Basilio Lasinio (1766 – 1839), disegnatore "dal vero" della scena, fu pittore, architetto militare e calcografo; ufficiale del Genio, fu al servizio di Venezia e poi presso il Governo Militare di Milano; Carlo Lasinio (Treviso, 1759 – Pisa, 1838), incisore, fratello maggiore di Basilio e incisore, fu calcografo specializzato nella stampa a colori e professore di incisione presso l'Accademia di Firenze. Esemplare interessato da patina e sporco, da pieghe e gualciture e da piccoli strappi ai margini (uno più consistente al margine inferiore tocca il didascalico fino al sottotitolo), ben impresso e nitido tutto l'inciso. .