Dettagli
Anno di pubblicazione
1558
Incisori
BEATRICETTO Nicolas Beatrizet detto
Soggetto
Cartografia Rara
Descrizione
In alto al centro, con caratteri grandi, si legge: THIONVILLE. In basso a sinistra, in un cartiglio di forma rettangolare: Vera Thiomvillae effigies sum, reddita docti Artificis manibus, quam modo Galli tenes, Dum tamen expugnor, cecidit fortissimus ille Stroza Italum Petrus gloria summa ducum. Anno domini. M.D.LVIII Die 22 Iunij. Sulla destra del cartiglio troviamo la firma: Nicolaus Beatrizet Lotaringus incidit: et formis. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali: SEPTENTRIO, MERIDIES, ORIENS, OCCIDENS, il nord è in alto. Sono invertiti lâest e lâovest. Pianta prospettica che raffigura la città durante la conquista del duca di Guisa. Possiamo dedurre dalla firma in lastra Nicolaus Beatrizet Lotaringus incidit: et formis, che venga incisa e pubblicata dallâartista lorenese. Lâopera sembra essere il prototipo delle stampe dedicate allâavvenimento. Lâassedio di Thionville si svolse dal 17 aprile al 23 giugno 1558. Si concluse con la vittoria dellâesercito francese comandato da Francesco di Guisa sullâesercito spagnolo. Il 17 aprile, le prime truppe del signore di Vieilleville arrivano sotto le mura di Thionville per prevenire lâarrivo delle razioni. Il 28 maggio arrivarono anche le truppe del duca di Guisa e Pietro Strozzi, nominato Maresciallo di Francia. Gli spagnoli tentarono di salvare le loro truppe intrappolate a Thionville, ma dopo due fallimenti, abbandonarono il presidio stesso. Il 21 giugno - come riportato nel cartiglio - il maresciallo Strozzi morì in seguito ad una ferita. Il 23 giugno, le truppe francesi presero possesso della città , ma il duca si oppone allo smantellamento delle fortificazioni. La città divenne francese, ma era completamente vuota perché a nessun residente fu permesso di rimanere. Lâoccupazione di Thionville dei francesi fu breve. Il 2 aprile 1559, Enrico II firma il trattato di Cateau-Cambrésis: Spagna e Francia si restituivano le conquiste fatte lâuna a danno dellâaltra negli ultimi otto anni, ma la Francia mantenne però Metz, Toul e Verdun. La prima tiratura è quella più diffusa nelle raccolte cinquecentesche. Attraverso un percorso che non siamo riusciti a ricostruire - come analoghe opere del Beatrizet, infatti, lâopera non è elencata nel catalogo Lafreri - la lastra fu acquistata da Giovanni Orlandi che ne realizzò una ristampa (1602) e quindi ceduta al fiammingo van Schoel (1614) autore dellâultima edizione nota. Bulino, impresso su carta vergata coeva, con margini, in eccellente stato di conservazione. Esemplare del secondo stato di quattro, con lâindirizzo di Giovanni Orlandi e la data 1602. Bibliografia Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, pp. 1082-1083, tav. 446, II/IV; Destombes (1970): H.I. n. 12; Ganado (1994): p. 211, n. 26; Adhémar (1938): p. 94; Arrigoni-Bertarelli (1932): n. 24; Bartsch (1813): vol. XV, p. 271, n. 106 (TIB 29, p. 374); Bianchi (2003): n. 121; Robert-Dumesnil (1865) vol. IX, p. 178, n. 113.