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Autógrafos

CROCE Benedetto –

Cartolina postale autografa firmata, indirizzata a Gaetano Amalfi “Giudice del Tribunale di Salerno”.

300,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Detalles

Autor
CROCE Benedetto –

Descripción

Cartolina postale (mm 140×90) inviata da “Parigi 13/5/1902”, manoscritta a inchiostro marrone, 11 righi oltre la data e la firma. Francobollo e timbro. Tracce d’uso, piccola mancanza all’angolo della firma con perdita della lettera “e”. «Carissimo amico, Mi viene respinta […] la vostra cartolina. Appena tornerò a Napoli (che sarà nel giugno), vi manderò l’opuscolo sullo Sch. e il De S. Sono lieto di avere avuto vostre notizie e di aver saputo con precisione il vostro indirizzo. Quando vi capiterà di venire a Napoli non vi dimenticate di cercar di me. Una stretta di mano»».<BR>[Benedetto Croce si riferisce all’opuscolo: De Sanctis e Schopenhauer. Nota letta all’Accademia Pontaniana nella tornata del 16 marzo 1902 /dal socio Benedetto Croce Napoli,Tessitore e figlio, 1902, pp. 15. Estratto da: Atti dell’Accademia Pontaniana]. Benedetto Croce [Pescasseroli, 1866-Napoli, 1952]. Filosofo idealista, storico, critico ed erudito; direttore de La Critica; in politica, liberale e tenace avversario del fascismo. Fu senatore nel 1910, ministro della pubblica istruzione nel 1920-21. Tornò per un breve periodo alla politica attiva nel 1944. «L’arte, in quanto pura intuizione, è forma di conoscenza autonoma, distinta dalla conoscenza storica e scientifica». Gaetano Amalfi [Piano di Sorrento, 1855-Napoli, 1928). Letterato, magistrato e scrittore. Nel 1888 fu pretore a Pagani, poi a Torre Annunziata e Casproa. Nel 1898 fu nominato sostituto procuratore del Re a Matera, poi ad Avellino, a Salerno, a Nicosia e a Napoli. Nel 1908 fu procuratore generale a Potenza e nel 1909 fu trasferito alla Corte di Cassazione di Napoli dove morì nel 1928. Gli interessi dell’Amalfì erano rivolti principalmente a cinque ben distinti rami della cultura: quello giuridico, quello folcloristico, quello letterario, quello filosofico e quello storico. Scrisse per la rivista Napoli nobilissima i seguenti articoli: Marechiaro (1893), La Madonna dell’Arco (1895), La fossa del coccodrillo in Castelnuovo (1895), Ancora della leggenda di Raimondo di Sangro e dell’autore del suo ritratto (1895), Montevergine (1896).
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