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Autógrafos

GUASTI Amerigo -

Lettera dattiloscritta con firma autografa, con data manoscritta ‘Roma 7 gennaio 1925’. Indirizzata a [Federico] Petriccione.

1925

70,00 €

COLONNESE Studio Bibliografico di Vladimiro Colonnese

(Napoli, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1925
Autor
GUASTI Amerigo -
Materia
Teatro, Amerigo Guasti, Federico Petriccione

Descripción

Foglio di carta color beige (mm 285×213), intestato “Galli-Guasti” dattiloscritto al solo recto, con correzioni manoscritte. Al margine bianco inferiore risulta asportato un lembo di carta (mm 52×105), pieghe di archiviazione e aloni d’inchiostro al margine bianco. La missiva contiene accenni a Dina Galli e alla giovane attrice Cavazzoni, raccomandata al capocomico proprio dal Petriccione, nonché alla sua commedia “Mio cugino Totò”. In fine i saluti del Guasti al papà [Diego Petriccione]. Una delle ultime lettere di Amerigo Guasti che respinge le raccomandazioni di Federico Petriccione. «Scusi se ho tardato a rispondere e attribuisca il ritardo […] per i fiaschi delle commedie, che mi hanno obbligato ad allestire e riprovare tutto il repertorio. Per la Signorica Cavazzoni che mi raccomanda non ho veramente un posto disponibile, sà che ho riconfermato tutta la Compagnia al completo; si può sempre aggregare una giovanissima che intenda fare un poco di tirocinio e si accontenti di qualsiasi piccolissima parte, ma questo non credo sia il caso della Signorina Cavazzoni. Quanto poi a (Mio cugino Totò) che sarebbe poi il suo cugino Totò proprio non posso darle nessun’affidamento. Più si va avanti e meno voglia à la “Dina” di venire alle prove e di studiare nuove parti e devo barcamenarmi cogli Autori e aventi causa perché non mi facciano pagare delle penali e perché non mi diano dei fastidi e il “Cugino Totò” credo che con noi non vederebbe la luce della ribalta. La consiglio quindi a indirizzarlo ad altri capicomici di me più fortunati che possano dargli disponibilità. Sà quante compagnie se lò disputerebbero!» La prima messa in scena di "Mio cugino Totò" 3 atti dolciastri si ebbe il 9 novembre 1923 al teatro Fiorentini di Napoli con la compagnia  Rossi-Ferrero. Amerigo Guasti [Montespertoli 1870 – Busto Arsizio 1926]. Attore italiano. Dalla Scuola di recitazione fiorentina diretta da L. Rasi passò nel 1888 nella compagnia di Giovanni Emanuel, e poi in quelle di C. Leigheb ed E. Novelli, di Cesare Rossi, di F. Andò; finché s’unì con Dina Galli, prima nella nota compagnia comica Sichel-Ciarli-Bracci-Galli-Guasti, e poi come condirettore della stessa Galli, con cui rimase sino alla morte. Tenne per lo più il ruolo di “brillante”, svolgendo un repertorio esclusivamente comico e in prevalenza francese. Scrisse Scrisse un arguto volume di ricordi (Dal buco del sipario, Milano 1925) e due commedie. Fu accanto alla Galli anche in due film del 1914 (L’ammiraglia e La monella). Mori a Busto Arsizio il 26 marzo 1926. Federico Petriccione [Napoli 1895-Milano 1970]. Giornalista, critico teatrale, drammaturgo. Collaborò a diverse testate tra cui il Roma (1914-22 e 1924-27), Corriere della Sera e la Domenica del Corriere, Battaglie del Mezzogiorno (1922-23), Giorno (1923-1924), Roma della Domenica (1924-27), Tempo. Commedie: La donna mia (Napoli, Teatro Fiorentini, compagnia Palmarini, 31 marzo 1921); Nero (ivi, Teatro Sannazaro, comp. De Sanctis, 30 aprile 1923); Mio cugino Totò (ivi Teatro Fiorentini, comp. Rossi-Ferrero, 9 novembre 1923); La Vita nuova (ivi, T. Mercadante, comp. Falconi, dic. 1926); Un Magnifico cappello (Sanremo, comp. Musco, 15 settembre 1937); Il Grande Leopoldo (Riccione, comp. Carini, 16 agosto 1939); Finisce così… (Milano, Ecxelsior, comp. Ruggeri, 17 marzo 1950). Tra le sue pubblicazioni: Sette storie di vita e di morte (1919), Napoli: calci d’azzurro (1931), La città abbandonata (1955), Piccola storia della canzone napoletana (1960). Pubblicò anche vari libretti ed opuscoli di argomento sportivo (1933-34): Colombari, Vojak, Vincenzi…
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