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Libros antiguos y modernos

Lucilius, Gaius

Caji Lucilii Suessani Auruncani . Satyrarum quae supersunt reliquiae. Franciscus Jani F. Dousa collegit, disposuit, and notas addidit. Editio II. Lugduno-Batava auctior, and emendatior.

Josephus Cominus, 1735

no disponible

Govi Libreria Antiquaria (Modena, Italia)

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no disponible

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Detalles

Año de publicación
1735
Lugar de impresión
Patavi
Autor
Lucilius, Gaius
Editores
Josephus Cominus
Materia
Miscellanea di opere minori
Idiomas
Italiano

Descripción

In 8vo (mm 183x131); pp. [16], 316, [4]. Segnatura: *8 A-V8. Piccola vignetta calcografica al frontespizio (Scavatore di anticaglie. Motto: "Quid quid sub terra est in apricum proferet aetas".), stemma editoriale Volpi nel colophon a carta V6v. Capilettera e finalini xilografici. Le carte V7 e V8 contengono il catalogo della Stamperia Cominiana. Piena pelle moderna con filetti e titolo in oro al dorso. Ex libris applicato al contropiatto anteriore ("Leggere le buone opere e osservarle. Antonia Suardi Ponti"). Bell'esemplare in barbe.
Antonia Suardi Ponti (1860-1938). Figlia di Andrea Ponti, esponente di una delle più facoltose famiglie dell'alta borghesia industriale lombarda, Antonia si unì in matrimonia al conte Gianforte Suardi, discendete di un antico casato bergamasco. Approfittando della sua condizione privilegiata si adoperò attivamente per il miglioramento della condizione delle donne e per la loro istruzione: sostenne le industrie femminili e nel 1897 fondò a Bergamo la Biblioteca Suardi Ponti, una biblioteca itinerante dotata di servizio di prestito librario e rivolta al pubblico femminile, al quale al tempo era precluso l'accesso alla Biblioteca Civica.