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Libros antiguos y modernos

Sallustius Crispus, C.

De coniuratione Catilinae. De bello Iugurthino. Oratio contra M.T. Ciceronem.(Ed. Aldus Manutius).

[Aldo], 1509

no disponible

Pregliasco Libreria Antiquaria (Torino, Italia)

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no disponible

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Detalles

Año de publicación
1509
Lugar de impresión
Venezia
Autor
Sallustius Crispus, C.
Páginas
pp.
Editores
[Aldo]
Materia
Libri Antichi (Letteratura)
Idiomas
Italiano

Descripción

in-8, pp. (16), 279, (1), leg. settecentesca in pergamena, titolo in oro al dorso, tagli rossi. Ancora aldina sul tit. ed in fine, spazi con lettera-guida per le iniziali.
Lettera-dedicatoria di Aldo a Bartolomeo Alviano, uomo d'armi al servizio della Serenissima, protettore di dotti e letterati. Alle opere di Sallustio fanno seguito da pag. 160 alcuni scritti di Cicerone ('Oratio contra C. Crispum Sallustium', di falsa attribuzione, e le 'Orationes quatuor contra Lucium Catilinam'), di Marcus Porcius Latrus ('Declamatio contra Lucium Catilinam') e dello stesso Sallustio 'Orationes quaedam ex libris historiarum'.
Questa prima edizione aldina di Sallustio è poco comune, come quasi tutte le pubblicazioni di Manuzio impresse nel primo decennio del Cinquecento; l'imminente fine della Repubblica Veneta, oltre a ragioni belliche e politiche, influirono sicuramente sulla tiratura dei volumi usciti in quegli anni. La produzione di Aldo fu molto limitata, dopo anni di febbrile attività: tra il 1506 e il 1511, solo 8 edizioni in ottavo uscirono dalla sua tipografia.
Aldo - chiamato nell'ambiente bibliofilo con il solo nome proprio, come fosse un vecchio amico - fu una delle più straordinarie personalità dell'Umanesimo mondiale, e non solo in quanto tipografo: la sua abilità nel reperire e confrontare differenti codici manoscritti delle opere latine e greche ci ha permesso di giungere a quella che in molti casi è rimasta la versione definitiva dei testi classici, alcuni dei quali sarebbero in parte andati perduti. Come fece secoli dopo Giulio Einaudi con Pavese, Calvino e Vittorini, seppe attorniarsi di collaboratori eccezionali, come Pietro Bembo, Marco Musuro ed Erasmo da Rotterdam, del quale nel 1508 pubblicò gli "Adagia". 
Nel 1501 introdusse - in Virgilio, Orazio e Petrarca – l'in-8vo e l'elegante carattere corsivo disegnato da Andrea Griffo. Il piccolo formato e l'inclinazione delle lettere permetteva un maggior numero di caratteri in ogni pagina ed un notevole risparmio economico, favorendo la diffusione della cultura. 
(Traccia di piccolo timbro e firma abrasa sul foglio di tit, aloni sui primi ff., chiose manoscritte coeve). Renouard 57.3. UCLA 86. Laurenziana 105. Adams S-139. STC 599.