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Libro

Grass, Günter

Il tamburo di latta [Die Blechtrommel]. Romanzo

Feltrinelli. Stampa: «La Tipografica Varese», 1962

no disponible

Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1962
Lugar de impresión
Milano,
Autor
Grass, Günter
Páginas
pp. 754 [4].
Serial
collana «I Narratori di Feltrinelli», n. 21,
Editores
Feltrinelli. Stampa: «La Tipografica Varese»
Formato
in 8°,
Edición
Prima edizione italiana.
Materia
Narrativa Straniera del '900
Descripción
cartonato rosso con titoli e riproduzione della firma dell’autore in nero (tipica grafica dei «Narratori»); sovracoperta illustrata con ritratto fotografico dell'autore,
Primera edición

Descripción

LIBRO Prima edizione italiana. Ottimo esemplare. Sovracoperta con tracce di sporco al piatto posteriore e lievissimi, marginali, segni d’usura, tagliando del prezzo rimosso ; cartonato privo di particolari difetti da segnalare; minime fioriture alle prime e alle ultime carte, piccola scritta a matita all’ultima carta, carte per il resto leggermente brunite, tagli bruniti. Contiene cartolina e scheda bibliografica editoriali. Romanzo d’esordio e primo capitolo della «Trilogia di Danzica» - composta, oltre che da «Il tamburo di latta» (1959), da «Gatto e topo» (1961) e da «Anni di cani» (1963) - dello scrittore, saggista e drammaturgo tedesco Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999. Rinchiuso in manicomio, il giovane tedesco Oskar Matzerath racconta la propria storia, quella della propria famiglia e quella della Germania suonando un tamburo di latta. Considerato mentalmente ritardato dal resto del mondo, Oskar ha in verità deliberatamente deciso di non crescere come atto di ribellione e di rifiuto nei confronti della società e della cultura che lo circondano. La sua intelligenza acuta è allora nascosta agli occhi di tutti dietro la maschera del ragazzo mentalmente fermo allo sviluppo di un bambino che gira con il proprio tamburo costantemente al collo, mentre le sue parole nel romanzo emergono per raccontare simbolicamente un’altra verità: le miserie del tempo presente e passato, la vigliaccheria degli adulti, il nazismo e la coscienza tedesca incapace di comprendere quell’orrore nascondendosi ancora dietro Goethe, la guerra e la sua fine che vedrà Oskar scegliere di farsi adulto, metafora dei conti che la Germania avrebbe dovuto fare con il proprio recente passato.