LIBROEdizione originale, prima emissione.Esemplare in prima emissione con copertina cartonata e fogli di guardia verdi, completa di una rarissima cedola libraria per l’acquisto dell’opera, su carta intestata della «Casa editrice G. Morreale», della misura di 290 x 230 millimetri, stampata in blu solo al recto, riservata alle aziende aeronautiche: «La Ditta . acquista N.° . copie del Primo Dizionario Aereo portanti nel verso della copertina una dicitura di propaganda [.]» (cedola riprodotta nel celebre «Le livre futuriste» di Giovanni Lista). Dorso appena scurito e minime mancanze alle cerniere, senza perdite di testo: un esemplare in condizioni molto buone, assai raro a trovarsi così.Primo libro con Fedele Azari in qualità di autore, il «Primo dizionario aereo italiano» fu pubblicato in due emissioni a oggi non correttamente registrate negli usuali repertori specialistici: la presente, di maggior pregio, con una vera e propria rilegatura professionalmente eseguita a regola d’arte, completa di fogli di guardia in carta verde; un’emissione più economica con una finta legatura ottenuta incollando al dorso la carta rosa, come una normale brossura, ma con i piatti rinforzati da un inserto di cartone incollato tra la carta rosa e la prima e ultima carta. Non solo gli esemplari in emissione economica mancano delle sguardie originali in carta verde; dal momento che prima e ultima carta sono incollate al cartone dei piatti, cambia anche la collazione interna: ne risulta un volume che apre con l’occhietto a stampa «Primo dizionario aereo italiano», invece della prima carta bianca (non torna conseguentemente il conto delle pagine iniziali, poiché improvvisamente ne vengono a mancare ben due, e dopo sole 6 pagine non numerate si ha la pagina numero 9), e chiude con l’«Indice» applicato alla terza di copertina. -- Segnalava Glauco Viazzi (Marinetti collaudatore, p. 196 nota 2) che fin dal 1912 Marinetti preferiva «leva di direzione» piuttosto che «cloche» (La battaglia diTripoli, p. 46); un’attenzione assai precoce all’italianizzazione del gergo aviatorio, che lo porta nel 1919 a cominciare un vero e proprio lemmario per gli aviatori, stampato sulle colonne della «Testa di ferro» (il giornale fiumano diretto da Mario Carli). È da qui che dieci anni dopo riparte, portando a compimento l’opera grazie all’aiuto decisivo del geniale Azari, aviatore, editore dell’imbullonato, teorico della flora futurista e del macchinismo, che si tolse la vita nel gennaio 1930. L’intervento marinettiano non va solo in direzione dell’«autarchia della lingua» (per citare un libraccio fascisticheggiante pubblicato nel 1940, e pure prefato da Marinetti), ma anche, e soprattutto, di una risemantizzazione che porti il linguaggio verso nuove frontiere di chiarezza, tecnicismo e vivacità (sono i punti 2-4 del manifesto di presentazione): è declinazione pratica «di quelle (ri-)nominazioni metaforiche del reale, che tanta parte hanno avuto nella strategia futurista» (Viazzi, p. 195). Ne risulta un vero e proprio manualetto tascabile evidentemente destinato, di primo acchito, al pubblico in crescita dell’aeronautica (piloti, tecnici, personale aeroportuale ed aziendale — da cui la cedola che qui alleghiamo), e come tale venne preso molto su serio (si veda la dettagliata recensione su «L’Aerotecnica» n. 10,8, agosto 1929, p. 647-s, firmata nientemeno che dal direttore, l’ingegnere Ettore Pistolesi, pioniere degli studi aerodinamici e tribologici). Ma naturalmente, come pressoché tutti i libri realizzati da Marinetti e dal futurismo, il Dizionario aereo è innanzitutto un libro d’artista, il prodotto di un tipo di comunicazione intrinsecamente ambigua, multilivello, che non solo accetta ma anzi incoraggia molteplici letture: gesto artistico, preparatorio al lancio del «Manifesto dell’aeropittura» — prontuario d’aeropoesia «per contrastare il gergo dannunziano sull’aviazione (per cui l’aereo sarebbe “Il velivolo”)» (Salaris, Futurismo e mito del volo, p. 73) — necessario innesco della celebre frase «noi interveniamo nelle polemiche di stracittà e strapaese col “Primo Dizionario Aereo”, al grido di stracielo!» (Mostra di trentatré artisti futuristi, Milano 1929).
Edizione: edizione originale, prima emissione.