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Sentenza nella causa del R. fisco contro Ignazio Bonafous del fu Francesco Maria della citta' d'Alba. Contumace e inquisito di essere stato consapevole e partecipe della congiura formatasi in questa citta'. con avere nelle citta' d'Asti ed Alba manifestata.una decisa propensione ed essersi di piu' associato con alcuno degli inquisiti come complici della stessa congiura. evaso da questi stati e passato nelle terre occupate dal nemico.

Nella stamperia reale, 1794

350,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1794
Lugar de impresión
Torino
Autor
0
Editores
Nella stamperia reale
Materia
rivoluzione francese, giacobini, giacobinismo, alba, asti, repubbliche giacobine, piemonte

Descripción

Manifesto cm. 56 x 27. . Stemma xil. in data Torino 4 luglio 1795. Importante e rara sentenza realativa ad un congiurato di uno dei primi moti giacobini avvenuti in Piemonte. In realta' l'insurrezione fu soffocata sul nascere a causa di una serie di delazioni, in particolare quella del medico Barolo che, consegnatosi il 25 maggio denunzio' almeno trentacinque giacobini. Di questi alcuni come Chantel e Francesco Junod vennero impiccati e affrontarono con stoica determinazione il martirio, altri, come appunto il Bonafous, riuscirono a fuggire e la loro sentenza venne eseguita in effige. Bonafous, rifugiandosi a Oneglia, presso gli occupanti francesi, entro' in rapporti con Filippo Buonarroti ed in seguito ebbe vari incarichi. Nel 1796, all'avvicinarsi delle truppe francesi, Bonafous con il Ranza riuscirono a convincere gli albesi a proclamare l'indipendenza e a innalzare l'albero della liberta'. Fu cosi' che Alba divenne la prima repubblica giacobina italiana e il Bonafous ne divenne il maire.