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Libros antiguos y modernos

Quasimodo, Salvatore

Acque e Terre

Edizioni di Solaria (Tipografia Fratelli Parenti di Giuseppe),, 1930

3000,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1930
Lugar de impresión
Firenze,
Autor
Quasimodo, Salvatore
Páginas
pp. 95 [1].
Serial
«Collezione di Solaria» n. 18,
Editores
Edizioni di Solaria (Tipografia Fratelli Parenti di Giuseppe),
Formato
in 8° (197 x 137 mm),
Edición
Edizione originale.
Materia
Poesia Italiana del '900
Descripción
brossura avorio stampata in nero ai piatti e al dorso, con titolo in rosso in copertina,
Primera edición

Descripción

LIBRO Edizione originale in 200 esemplari. Bella dedica autografa dell’autore. Ottimo esemplare. Rara opera prima del poeta più rappresentativo dell’ermetismo. Era stato Elio Vittorini (marito di Rosa, sorella del poeta) a introdurre Quasimodo nella cerchia di «Solaria», quando questi, ventottenne, si era trasferito a Firenze nel 1929. Dopo aver accolto alcuni suoi versi sulle pagine della rivista, Alberto Carocci e Giansiro Ferrata pubblicarono il libro, licenziandone — com’era abitudine dall’anno precedente — una tiratura «riservata alla vendita» accanto a una tiratura numerata in duecento esemplari (con caratteristiche diverse). -- La poesia di Quasimodo lasciò il segno fin dalla prima raccolta: piacque a Montale, che ne favorì la partecipazione al premio dell’Antico fattore già nel 1931 (vincerà nel ’32), e in un articolo apparso sulla rivista messinese «Tauromenium» nel 1932, Salvatore Pugliatti già coniava il «quasimodismo»: «il termine designa una maniera che, dopo la pubblicazione di “Acque e terre” [.] si è un poco sparsa, e via via ha cominciato a dilagare. Sono diventati quindi tipici certi modi e certe forme, certe snodature [.]» (cit. in Palumbo, Strategie e schermaglie del quasimodismo, in: «Quasimodo e gli altri», Leuven-Firenze 2003, p. 77). Dei quarantaquattro componimenti di «Acque e terre», ben la metà non venne mai più ripubblicata in vita dal poeta, e quelli ripresi (nella raccolta-compendio «Ed è subito sera», Mondadori «Lo Specchio» 1942) furono profondamente modificati. A essere sacrificate furono soprattutto le poesie scritte con una metrica più chiusa (come ad esempio il sonetto «Tormenta»), a testimoniare un progressivo allontanamento dalle forme “stricto sensu” classiche verso lo stile più moderno che avrebbe caratterizzato le raccolte successive. Bibl.: Sebastiani, Libri e riviste, p. 45; Dorna, Amate opere prime, pp. 119-121

Edizione: edizione originale in 200 esemplari. bella dedica autografa dell’autore.
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