AFRICA BIANCA? immagini di napoli senza risposta.

p. 104, 24 x 20 cm, bross., num. b/w ill. Una foto può essere il riassunto di una vita. Una vita scritta su di un viso, letta in un paesaggio, disegnata fra le nuvole. e Seilaniei un tra stroforo tale E ogni oto parta: piu delle volte ha una didascalia leggibilissima, anche se non scritta, perché gli scrittori scrivono fra le righe e i fotografi fra gli asa, i puntini che compongono la foto stessa, le ombre e le luci. Quando a 'leggere' delle foto viene invitato un umorista, il risultato non puo essere che sarcastico, irriverente, comico, a volte cinico. E quanto ne è venuto fuori: una lettura in chiave sardonica, 'vivisezionata' in quattro argomenti che fanno capo tutti e comunque a Napoli, l'eterna Napoli di sempre e di mai: un Africa Bianca? 'I volti' sono quelli caratteristici della città: scavati, sofferti, vissuti, strafottenti, ma soprattutto vivi. Non sopravvissuti, vivi. 'I messaggi' sono il più delle volte analfabeti, ma incisivi, protestatari, finalizzati, minacciosi, ironici. 'Per vivere' raggruppa chiaramente i mestieri scaturiti dalla fervida invenzione partenopea, quella che si vuole continuare a definire 'arte di arrangiarsi', ma che forse è solo l'elaborazione di mestieri che nascono nei mestieri, una sorta di connubio che ricorda a volte quegli impavidi uccellini che fungono da 'pulitori' di denti dei coccodrilli. 'Dentro la città', è, per finire, un'autopsia della metropoli che rivela però, insospettatamente, organi che vivono, in un corpo morto, abbandonato, fatiscente. Renato Rutigliano