








Libros antiguos y modernos
SPECKLE, Daniel (1536-1589)
Architectura von Vestungen. Wie die zu unsern zeiten mögen erbawen werden, an Stätten Schlössern, unnd Clussen, zu Wasser, Land, Berg, unnd Thal, mit jren Bollwerken, Cavalieren, Streichen, Gräben und Leuffen, sampt deren gantzen anhang, und nutzbarkeit, auch wie die Gegenwehr zu gebrauchen, was für geschütz dahin gehörig, und wie es geordnet, unnd gebraucht werden soll, alles auss grund un deren Fundamenten.
Bernhardt Jobin, 1589
12000,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italia)
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Detalles
Descripción
RARA PRIMA EDIZIONE di questa magnifica opera di fortificazione ed urbanistica, che rappresenta il più importante contributo di area tedesca in materia dopo la Etliche Underricht zur Befestigung der Stett (1527) di Dürer. Essa divenne ben presto il testo di riferimento per la costruzione delle fortezze a nord delle Alpi e lo rimase molto a lungo, fin tanto che non cambiarono le tecniche di guerra e di assedio. Il trattato fu ristampato nel 1599, 1608, 1705 e ancora nel 1756."Speckle writes his treatise from a strongly national motivation as is clear from his preface. He wishes to prove that the Germans are not completely without imagination, and that their invention of printing and of a 'grausam Geschütz' ('fearsome artillery') shows them to be the 'the greatest in the world' in these fields. He attacks, above all, the Italian theorists for their academic disputes, declaring their rules to be outmoded and openly ridiculing their approach ('when someone has no Latin, he cannot understand it, and so has no business to talk about it'). He demonstrates the urgency of fortification, as Dürer has done, by reference to the Turkish threat. Speckle claims to be familiar with fifty or sixty types of fortification, but restricts himself to a few only. He writes in German and avoids foreign words, 'so that every German - such as I too have the honour to call myself - can understand"' (H.-W. Kruft, A History of Architectural Theory from Vitruvius to the Present, London-New York, 1994, p. 115).Oltre a Dürer, Speckle trasse anche ispirazione dall'opera di Francesco de Marchi, Della architettura militare. Egli fu tuttavia soprattutto un uomo pratico, in cui matematica e geometria si univano ad una conoscenza della meccanica e della tecnica maturata sul campo. Alcune delle fortezze e dei castelli riprodotti nel libro appaiono come costruzioni fantastiche frutto della fantasia immaginifica dell'autore. La copia dell'edizione del 1608 conservata a Strasburgo ha tuttavia dimostrato che si tratta in realtà di costruzioni realmente esistite, in quanto viene specificato il nome di ciascun castello effigiato. Nella seconda parte del trattato Speckle si sofferma poi su come differenziare i progetti a seconda del tipo di terreno su cui si va ad edificare. Descrive infine l'assedio turco di Malta (1565) e la ricostruzione de La Valetta, fornendoci importanti particolari circa il progetto di Francesco Laparelli (cfr. J. Zimmer, Daniel Speckle Architectura Von Vestungen, in: "Architectural Theory from the Renaissance to the Present", a cura di B. Evers e C. Thoenes, Köln, 2003, pp. 511-519).I 28 capitoli della prima parte sono dedicati alla progettazione urbanistica ed in essi Speckle descrive in dettaglio un progetto di città ideale con otto bastioni, dietro al quale traspaiono anche le sue idee politiche e sociali. Di classica forma radiale, il piano prevede una piazza centrale, sede del potere religioso, secolare ed economico, in cui trovano posto la chiesa, il palazzo reale, il municipio e il mercato. Il potere militare viene invece confinato sui bastioni; Speckle pone infatti espressamente la legge civil