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Libros antiguos y modernos

Croce Giulio Cesare (Giulio Dalla Lira)., Crespi Giuseppe Maria

BERTOLDO BERTOLDINO E CACASENNO.

Pietro Pinolato, 1782

240,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1782
Lugar de impresión
Venezia
Autor
Croce Giulio Cesare (Giulio Dalla Lira).
Editores
Pietro Pinolato
Materia
TESTI ANTICHI. Dalle origini al 1830, EDITORIA
Ilustrador
Crespi Giuseppe Maria
Sobrecubierta
No
Conservación
Bueno
Encuadernación
Tapa dura
Copia autógrafa
No
Condiciones
Usado

Descripción

Cm.16,6x9,6. Pg.XII,396. Legatura in mz.pelle. Tassello con titoli e fregi in oro al dorso. Piatti marmorizzati e tagli spruzzati. Doppia tavola all'inizio del testo, una con il ritratto di Giulio Cesare Croce (Giulio Dalla Lira) sotto il titolo in ovale, l'altra con una divertente raffigurazione della "Famiglia di Bertoldo". Seguono 20 incisioni in legno, a soggetto popolaresco, collocate all'inizio di ciascuno dei 20 Canti in cui è divisa l'Opera. Bruniture diffuse, che non inficiano la fruibilità del testo. Prima del testo un Sonetto di Girolamo Tagliazucchi (Modena), mentre in fine sono aggiunte le "Dichiarazioni d'alquanti Vocaboli contenuti nella presente Opera, ricavate in parte dalle copiose Annotazioni fatte alla prima Edizione della medesima dal Dottore Gio.Andrea Barotti Ferrarese", la "Tavola delle cose, che nel presente Libro si narrano circa Bertoldo, e Bertoldino, e Cacasenno" di Vincenzo Marescotti (Bologna) e "Alcune cose notabili del presente libro" di Sebastiano Paoli (Lucca). Si tratta di una nuova edizione del celebre "Bertoldo Bertoldino e Cacasenno" pubblicato nel 1736 in Bologna da Lelio Della Volpe sulla scìa del successo del "Bertoldo" di Giulio Cesare Croce, cui Adriano Banchieri aggiunse il "Cacasenno". L'Operetta è composta da 20 Canti in ottava rima, ognuno composto da un diverso autore, rispettivamente: Giampiero Riva (Lugano), Paolo Battista Balbi (Bologna), Giampietro Zanotti (BoIogna), Gioseffo Pozzi (Bologna), Lodovico Tanari (Bologna), Francesco Maria Zanotti (Bologna), Flaminio Scarselli (Bologna), Ferrante Borsetti (Ferrara), Ubertino Landi (Piacenza), Carlo Innocenzo Frugoni (Genova), Cammillo Brunori (Medola), Ippolito Zanelli (Ferrara), Pier Niccola Lapi (Bologna), Ercole Maria Zanotti (Bologna), Girolamo Baruffaldi (Ferrara), Cammillo Zampieri (Imola), Giuseppe Luigi Amadesi (Bologna), Benedetto Piccioli (Bologna), Francesco Lorenzo Crotti (Cremona) e Francesco Arrisi (Cremona). > Gamba, 2156, "Il Canto VI, quantunque porti in fronte il nome di Francesco, sappiamo essere stato lavoro di Giampietro Zanotti, che lo compose onde liberare il fratello dalla promessa. Giuseppe Maria Crespi, detto lo Spagnuolo, inventò le figure, che furono intagliate alla pittoresca sul gusto di Salvator Rosa dal pittore medesimo; ma attribuendone il lavoro a Lodovico Mattioli "per acquistargli rinomanza e fama" come scrisse il Can.Crespi". Graesse, I, 351. Codice libreria 162112.
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