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Libri antichi e moderni

Cantù Cesare

Carlambrogio da Montevecchia. Racconto

Tipografia Fraticelli, 1840

40,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Año de publicación
1840
Lugar de impresión
Firenze
Autor
Cantù Cesare
Editores
Tipografia Fraticelli
Materia
Letteratura italiana, Lombardia, Brianza
Sobrecubierta
No
Conservación
Excelente
Idiomas
Italiano
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descrizione

In-16°, pp. 155, (3), brossura editoriale giallina con titolo entro bordura. Lievi aloni alla brossura, normali fioriture e alcune piccole gore interne. Buon esemplare in barbe nell'insieme. Reimpressione fiorentina di questo romanzo di ambiente lecchese del fecondissimo poligrafo lombardo, numerose volte ristampato e tradotto perfino in tedesco ed in armeno. 'Quest'imitazione, o compilazione che vi piaccia chiamarla, comparve la prima volta nel volume II del nuovo Amico della Gioventù, il 1836. Fu poi ristampata a parte dal Bernardoni l'anno stesso, col titolo di Carlambrogio da Montevecchio, e l'anno seguente dal Brambilla in minore formato'. (dall'avvertenza dell'autore). La presente edizione, non comune, non è censita nella cronologia delle varie ristampe dell'operetta presente nel sito ufficiale dedicato al Cantù (www.cesarecantu.it). Scrive Marino Berengo: 'Tra il 1836 e il 1837 pubblica quattro volumetti di lettura per i fanciulli intuendo - con quel sicuro senso del mercato editoriale che lo accompagnerà sempre - la carenza di una letteratura infantile diversa da testi scolastici governativi. La sua fatica sarà fortunatissima e per oltre mezzo secolo quei suoi libretti saranno ristampati di continuo in tutta Italia e tradotti in lingue straniere. 'Nel mondo c'è meno elefanti che formiche . il numero dei servitori sorpassa di lunga mano quello dei padroni'; 'amate la patria, il vostro governo, vivete d'accordo e lavorate: qui consiste tutta la vostra politica'. Questi sono i precetti preferiti di Carlambrogio da Montevecchia (Milano 1836), l'immaginario merciaio brianzolo cui si intitola il più famoso di quei volumetti. Morale della sottomissione, del rispetto ai governi e ai castelli dei signori che non ha più nulla di comune con quella del Parini, il maestro ideale, e sempre richiamato, del Cantù. Il carattere di questa pedagogia non è solo conservatore ma, più specificamente, clericale.' (D.B.I., XVIII, 1975). Letture Giovanili, IV.
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