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Libros antiguos y modernos

Cristofari Gioele

Cesare Pavese politico

Quodlibet, 2025

11,40 € 12,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2025
ISBN
9788822923240
Autor
Cristofari Gioele
Páginas
112
Serial
Elements
Editores
Quodlibet
Formato
114×188×16
Materia
Pavese, Cesare, Studi letterari: 1900–2000 ca., Scienza e teoria politica, Italiano
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Muovendo dalla messa in dubbio di una vulgata che vorrebbe Cesare Pavese scrittore per eccellenza impolitico, disimpegnato, addirittura estraneo al corso del suo tempo e protetto nel più sicuro riparo di quello mitico, il volume ricostruisce i rapporti che, anche e soprattutto attraverso le sue opere letterarie, intrattenne con i problemi posti da fascismo e antifascismo, poi dalla ricostruzione e dal rapido venir meno degli entusiasmi postbellici. Il primo capitolo è dedicato alle vicende che, nella Torino dei primi anni Trenta, condussero il giovane americanista dagli impieghi nel campo culturale cittadino alla prigionia e al confino di polizia a Brancaleone Calabro per attività sovversiva. Nel secondo, è esaminata l’evoluzione di Lavorare stanca, singolare raccolta di versi narrativi e antilirici, più o meno programmaticamente in isolata polemica con le linee dominanti della poesia contemporanea, che nella seconda edizione finisce per contenere un’intera sezione storico-politica, nella quale Pavese descrive le vicende dell’antifascismo dalla spontaneità rivoltosa agli esiti inesorabili di repressione, carcere e confino. Il terzo capitolo affronta la lenta elaborazione delle riflessioni pavesiane sul mito durante la guerra, alla luce soprattutto delle aperture al regime testimoniate dal Taccuino segreto e dalla mancata presenza tra le file partigiane, cui seguì la non prevedibile iscrizione al PCI nell’autunno 1945. Si trattò, a ogni buon conto, di un tesseramento più strategico che ideologico, dovuto ai rapporti di forza interni all’istituzione letteraria nella quale Pavese lavorò per più di un decennio, la casa editrice Einaudi: i conflitti combattuti in quegli uffici, e l’impiego dell’ortodossia marxista nella loro gestione o nel giudizio di colleghi, amici e recensori sugli ultimi romanzi di Pavese, sono l’oggetto del quarto capitolo, che si chiude con alcune brevi note sulla rappresentazione del femminile nelle ultime opere, da Tra donne sole a Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
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