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Libros antiguos y modernos

[Che Fare] (Roberto Di Marco, Francesco Leonetti, Gianni Scalia)

Che fare. Bollettino di critica e azione d’avanguardia [Prima serie]

“Che fare”. Fondazione (poi: Associazione) di cultura,, 1967-1972

400,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1967-1972
Lugar de impresión
Milano,
Autor
[Che Fare] (Roberto Di Marco, Francesco Leonetti, Gianni Scalia)
Páginas
numero di pagine variabile.
Editores
“Che fare”. Fondazione (poi: Associazione) di cultura,
Formato
in 8°,
Edición
Edizione originale.
Materia
Contestazione, 1968 e 1977 Poesia Italiana del '900 Narrativa Italiana del, '900 Politica Poesia Straniera del '900 Narrativa Straniera del, '900
Descripción
brossura rossa (dal numero 8-9 gialla) con titoli neri (collaborazione artistica di Arnaldo Pomodoro)
Primera edición

Descripción

PERIODICO Edizione originale. Collezione completa con tutto il pubblicato dal numero 1 del 29 maggio 1967 al numero 10 del maggio 1972 in 8 fascicoli della prima serie di «Che fare». Normali abrasioni e segni del tempo ai piatti e ai dorsi delle brossure, carte complessivamente pulite. Raccolta rara in questo grado di completezza. Fondata da Francesco Leonetti, Roberto Di Marco e Gianni Scalia (presente fino al numero 3 e poi progressivamente sostituito nel comitato direttivo da Arnaldo Pomodoro, già collaboratore per la parte grafica e artistica), la rivista «Che fare» è stata forse l’esempio più chiaro di quella tensione radicalmente politica che attraverso alcuni esponenti della neoavanguardia e dalla stagione della sperimentazione letteraria fino a condurre a una quasi impossibile convivenza paritaria dell’impegno politico e della salvaguardia di interessi puramente estetici. Sotto questo riguardo, il «Bollettino di critica e azione d’avanguardia» vide la luce nel maggio 1967 come atto di piena adesione dei suoi due principali ideatori - ovvero Di Marco e Leonetti - alla montante contestazione e di dichiarato schieramento nel campo marxista-leninista - come del resto il titolo, «Che fare», esplicita rimandando alla famosissima opera politica di Lenin del 1902 -, raccogliendo al suo interno contributi di analisi sulla situazione socio-politica italiana e internazionale accanto a testi narrativi e poetici “militanti”, così da proporre e praticare una rinnovata estetica rivoluzionaria. Attiva nella prima serie fino al 1972, «Che fare» avrebbe conosciuto una nuova serie di brevissima durata - uscirono infatti soltanto 2 numeri nell’aprile del 1973 e nel novembre-dicembre dello stesso anno - prima di tornare, sotto forma di “fogli con diffusione militante” nel febbraio del 1975.
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