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Libros antiguos y modernos

Antonio Catalfamo

Dante contro Cavalcanti. «Ortodossia» e «miscredenza» nella temperie politico-dottrinale e letteraria del loro tempo

Solfanelli, 2019

no disponible

Tabula Fati - Solfanelli (Chieti, Italia)

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Detalles

Año de publicación
2019
ISBN
9788833051499
Autor
Antonio Catalfamo
Páginas
184
Serial
Athenaeum (39)
Editores
Solfanelli
Materia
Alighieri, Dante, Cavalcanti, Guido
Conservación
Nuevo
Idiomas
Italiano
Encuadernación
Tapa blanda
Condiciones
Nuevo

Descripción

Gianfranco Contini ha scritto che l'«ombra» di Dante è presente in tutta l'opera di Guido Cavalcanti, ben oltre gli anni della comune esperienza stilnovista, nei quali il «sommo poeta» considerò l'«ottimo filosofo naturale» (secondo la felice definizione di Boccaccio) suo «primo amico», per distaccarsene successivamente. Sulla scia del grande filologo, la critica ha visto sempre Cavalcanti in funzione di Dante, collocandolo qualche gradino al di sotto di lui, dal punto di vista del valore artistico. Ma Antonio Gramsci, in alcune pagine veramente pregnanti dei Quaderni del carcere, ha creato le premesse per valutare Cavalcanti in tutta la sua grandezza, come massimo rappresentante dell'«eresia» comunale, anticipatore dell'«umanesimo laico», affermatosi nei secoli successivi, con proiezioni fino ai nostri giorni. Il presente volume si propone di rappresentare senza reticenze lo scontro che oppose Dante e Cavalcanti, portatori di due concezioni della vita e dell'arte assolutamente inconciliabili, fondate rispettivamente sull'«ortodossia» cristiana e sulla «miscredenza», che sfociarono in una lotta senza esclusioni di colpi, al di là delle forme apparenti della «cortesia» medievale, che rende realistica l'ipotesi che il «sommo poeta», come priore, abbia decretato la condanna all'esilio sarzanese dell'ex «primo amico» e la conseguente morte per malaria, causata dall'insalubrità dei luoghi, non per ossequio alla «ragion di Stato», ma per un atto di rivincita.