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Libros antiguos y modernos

Gioberti Vincenzo

Degli errori filosofici di Antonio Rosmini. Sulla seconda edizione riveduta e corretta dall'autore

Tipografia Elvetica, 1846

50,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Detalles

Año de publicación
1846
Lugar de impresión
Capolago
Autor
Gioberti Vincenzo
Editores
Tipografia Elvetica
Materia
Filosofia, Rosmini, Edizioni di Capolago
Sobrecubierta
No
Copia autógrafa
No
Impresión bajo demanda
No
Condiciones
Usado
Primera edición
No

Descripción

3 voll. in-16°, pp. 444; 331, (3); 374, (2); brossura originale azzurra con titolo entro cornice ornamentale. Una mancanza alla porzione superiore destra del piatto posteriore del secondo vol. Sparse fioriture e aloni marginali. Nel complesso, più che discreto esemplare in barbe e serbato entro velina. Ristampa di Capolago dell'opera che Gioberti stese con lo scopo di confutare le dottrine dell'altro massimo filosofo dell'Ottocento italiano, Antonio Rosmini, tacciate dal pensatore torinese di eccesso di piscologismo e di sconfinare in tesi panteistiche. Annota Francesco Traniello nella voce da lui dedicata al Gioberti nel Dizionario Biografico degli Italiani (LV, 2001): 'Un programma di così ambiziosa portata prefigurava un disegno in qualche misura egemonico sul piano culturale e induceva il Gioberti non solo a entrare in diretta polemica con le opere di autorevoli esponenti del coevo pensiero europeo, come Cousin. e come Lamennais. ma soprattutto a competere con l'altro pensatore italiano, Rosmini, che aveva intrapreso a propria volta, con intenti non meno ambiziosi, un programma di edificazione di una filosofia cristiana capace di misurarsi con il pensiero moderno. Il dissenso nei suoi confronti si era già manifestato nell'Introduzione, dove alla dottrina rosminiana dell'Essere ideale era mossa la critica di perdurante e invalicabile psicologismo e perciò di soggettivismo e finanche di sensismo mascherato. Tale iniziale dissenso si tradusse in acre e prolungata polemica, specialmente in ragione dei successivi interventi dei seguaci del Rosmini, come M. Tarditi, l'abate L. Gastaldi, futuro arcivescovo di Torino, G. di Cavour, secondo i quali le tesi giobertiane menavano dritto al panteismo. Il G. ribatté colpo su colpo, incominciando dalla. alluvionale opera Degli errori filosofici di A. Rosmini, importante soprattutto per il fatto che l'autore vi tracciava il processo teorico attraverso cui era pervenuto alla formula ideale. Nella polemica il Gioberti fu affiancato e sostenuto dai suoi amici e seguaci, come P. De Rossi di Santarosa, mentre risultò vano l'intervento pacificatore di N. Tommaseo'. Caddeo, 237.
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