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Lugar de impresión
Pesaro
Editores
Dalla Tipografia di Annesio Nobili
Materia
LOCALISTICA ITALIANA. Toscana esclusa
Descripción
Prima edizione. Opera dedicata al Card. Giuseppe Spina. Cm.25,5x19,5. Pg.178. Legatura in mz.pergamena. Nel volume: I. "Etimologia della parola "compitum", Il. "Dei Templi Compitali"; III. "Antichità dei Compiti"; IV. "Quale Deità vi fossero adorate"; V. "Del culto privato dei Lari"; VI-VII. "Delle Feste Compitalizie, o giuochi Compitali"; VIII. "Antichità del Compito Savignanese"; IX. "Distruzione del medesimo, e origine di Savignano dallo stesso"; X. "Di San Giovanni in Compito e sua antichità". Con due Appendici sull'antica famiglia Sabiniana e su alcuni letterati di Savignano. "Compitalia (dal latino Ludi Compitalicii o Ludi Compitali) era una festività tradizionale della religione romana, celebrata una volta all'anno in onore dei Lares Compitales (i Lari degli incroci), divinità protettrici della famiglia e degli incroci stradali, ai quali venivano elevati dei tempietti laddove si andavano a incrociare delle strade. La parola deriva dal latino compitum ovvero "bivio" o "crocicchio", ed era utilizzata per indicare il tempietto posto agli incroci" (da Wikipedia). Di rilievo la parte riguardante la toponomastica emiliana e romagnola, segnatamente dal Trebbia al Rubicone. L'Autore, il sacerdote Luigi Nardi (Savignano sul Rubicone, 1777-1837) fu erudito di ampio respiro, cofondatore della Accademia dei Filopatridi con il nome di Lipaulo Emonasteo. Si interessò di archivistica, archeologia, letteratura e fu bibliotecario alla Gambalunghiana. "Nell’opera "Dei Compiti, feste e giuochi compitali degli antichi e dell’antico Compito savignanese in Romagna" (Pesaro 1827), scaturita «dalla tendenza del classicismo romagnolo a ricercare le radici del presente nel passato» (Piromalli, 1981, p. 44), le origini di Savignano venivano individuate in un antico municipio romano (detto Compitum o Ad Confluentes), nato nel II secolo a.C. all’incrocio della via Emilia e del ramo della via Reginia detto decimano. Nardi rimarcava l’equivalenza delle parole Compitum, presente nell’Itinerario Gerosolimitano (carta geografica del II secolo d.C.), e Ad Confluentes della Tavola Peutingeriana (carta dell’Impero Romano fatta disegnare da Teodosio), «quest’ultimo termine vuol dire, infatti, per il Nardi tanto “confluenza di fiumi” che “incrocio di strade”» (A. Donati, Scienza e ricerca dell’Antico fra Sette e Ottocento, in Un Castello di Romagna, 1997, p. 301). Compitum, dunque, si chiamava l’antico insediamento romano, dal tempio compitale dedicato a Giano e ai Lari, fulcro attorno al quale si aggregarono le genti per onorare le divinità e le memorie degli antenati e regolare i vari aspetti della pubblica convivenza" (da "Dizionario Biografico Treccani"). Codice libreria 137868.